Il quarantesimo numero della collana “Il Giallo Mondadori Sherlock”, la prima al mondo a far rivivere ogni mese le gesta del celebre detective, presenta questo dicembre Sherlock Holmes. Il caso della spada di Osman (Sherlock Holmes and the Sword of Osman, 2015), di Tim Symonds.

La trama

Una visita ai giardini zoologici in compagnia del vecchio amico Watson non si addice a Sherlock Holmes. Certo, da quando il grande segugio si è ritirato a vita privata per dedicarsi alle api, la sua attenzione potrebbe essersi rivolta alla natura. Ma quella umana, specialmente se criminale, resta il fulcro dei suoi interessi di indagatore. E infatti, dietro una bizzarra richiesta di consulenza ornitologica si palesa una missione segreta da portare a termine nello scenario turbolento dell’Impero ottomano. Esiste un complotto per rubare la Spada di Osman, chiave del potere assoluto custodita dal sultano Abdul Hamid. La sottrazione della reliquia provocherebbe, oltre alla caduta del regnante, il collasso dell’immenso castello di carte su cui governa. A questo mirano potenze straniere come la Germania del Kaiser, decise a piantare la propria bandiera sulla regione. Sventare quel furto non rappresenterà allora solo un trionfo in più nella fulgida carriera di Holmes. Significherà scongiurare un cataclisma capace di devastare l’Europa intera.

L’incipit:

Era la primavera del 1906 e l’orizzonte velato preannunciava un’altra calda e pallida estate edoardiana. I rigidi mesi invernali erano ormai solo un ricordo, come pure le strade di Londra avvolte in un mare di nebbia così denso che, per attraversarle, una gondola sarebbe stata più utile di una carrozza. In tasca avevo una lettera speditami sei mesi prima dall’entroterra del continente africano. Conteneva un allettante invito ad andare in Congo per allestire un ambulatorio da campo tra i pigmei. Era firmata da un certo P.J. Pretorius. Mi meravigliai pensando alle tante paia di piedi e ai tanti bastoni biforcuti che dovevano aver portato la lettera dai recessi del Ruanda fino a Mombasa, nelle colonie britanniche in Africa orientale, e di lì, viaggiando con le poste di Sua Maestà, fino al mio ambulatorio a Marylebone. Un po’ di tempo addietro, quand’ero ragazzo, la mappa del mondo era piena di spazi vuoti, ma ora rimanevano soltanto il cuore dell’Africa e la foresta pluviale dell’Amazzonia.

Lasciai la confusione dell’ambulatorio per la quiete di Regent’s Park e mi accomodai su una panchina che s’affacciava sul laghetto da diporto. C’era un bell’andirivieni di gentiluomini oziosi che facevano una salutare passeggiata mattutina, e fui non poco gratificato nel notare che alcuni di loro reggevano una copia del volume intitolato Il ritorno di Sherlock Holmes, una raccolta dei casi inizialmente pubblicati sullo “Strand” e accompagnati dalle suggestive illustrazioni di Sidney Paget. Altri visitatori erano seduti a leggere riviste sulle panchine disseminate qua e là lungo i sentieri silenziosi.

Extra

Il volume è impreziosito dal saggio: L'ombra della verità di Luigi Pachì. Inoltre interviene Luca Marrone con il saggio La professione di Sherlock Holmes: attitudini e formazione del consulting detective.

Info

Sherlock Holmes. Il caso della spada di Osman di Paolo Lanzotti (Il Giallo Mondadori Sherlock n. 40), 196 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Luca Sartori