La Marsilio porta in libreria un nuovo grande thriller di Lisa Marklund: Ferro e sangue (Järnblod, 2015).

La trama:

Sono passati quindici anni da quando Annika Bengtzon ha messo la sua prima firma sulla Stampa della sera, con tanto di foto accanto all’articolo sull’omicidio di Josefin Liljeberg, la ragazza che lavorava al club Studio Sex; una morte di cui nessuno è ancora ufficialmente responsabile. Sempre in prima linea nella ricerca della verità, Annika da allora non ha mai smesso di scrivere di casi irrisolti, mossa dall’ostinazione che la spinge a esporsi a qualsiasi rischio in nome di un radicato senso della giustizia. Ma ora che la vita comincia a funzionare, il suo mondo così faticosamente conquistato rischia di crollare. Non solo ci sono progetti per smantellare la testata per cui lavora ma, in aggiunta, la sorella Birgitta, dopo averle inviato una serie di messaggi inquietanti, è scomparsa. Tra un passato che ritorna minaccioso e un presente carico di tensione, l’irriducibile reporter della Stampa della sera si ritrova coinvolta in un’indagine che la costringe a un duro confronto con la famiglia e con se stessa, obbligandola ad affrontare una volta per tutte le conseguenze del drammatico gesto compiuto in gioventù che ha sconvolto la sua vita. Un’inchiesta, l’ultima, dove ritornano con forza i temi a lei più cari: l’amore per il giornalismo, la lotta in difesa delle donne, la solidarietà verso la parte debole della società.

L'incipit:

Era l’ultimo corpo.

Una sensazione travolgente, simile a un congedo. Inspirò a fondo e si lasciò pervadere dallo stormire degli alberi.

A suo modo, per quanto spoglio e senza pretese, quel posto era bello e con il tempo era diventato quasi sacro: la terra morenica, il balenare dei tronchi dei pini morti, le betulle con le prime foglioline verdi.

Ne avevano scaricati lì otto e quello era il nono. Li ricordava tutti: non tanto i tratti del viso quanto le loro note, le loro frequenze, la vibrazione prodotta dalla loro corda vitale.

Ora non più.

L’ultimo corpo.

Abbassò gli occhi a guardarlo.

Jeans e scarpe da ginnastica, camicia, cintura, giacca marrone. Un magnifico esemplare di homo sapiens. Avevano avuto modo di conoscersi, perché per un po’ si erano frequentati. Bei vestiti, del genere che piaceva a lui. Gli capitava di provare dispiacere nel doversi sbarazzare di tutti quegli effetti personali. Dopotutto era stato educato alla sobrietà, a prendersi cura delle risorse della terra in maniera umile e responsabile.

Alzò gli occhi verso il cielo, bassissimo a quella latitudine, non lontano dal circolo polare artico. Le nubi correvano vicine alla testa delle persone sfiorandone la fronte. Presto il sole non sarebbe più tramontato fino all’autunno, quando il freddo avrebbe staccato le foglie dagli alberi e l’inverno russo sarebbe arrivato da est.

Gli mancava suo fratello.

L'autrice:

Liza Marklund (1962), giornalista e co-fondatrice della casa editrice Piratförlaget, vive tra la Svezia e la Spagna. La sua serie poliziesca, con protagonista Annika Bengtzon, è un successo internazionale con più di 15 milioni di copie vendute in 30 paesi ed è diventata una fortunata serie televisiva. Oltre che per i suoi libri e documentari, Liza Marklund ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo impegno sociale, in particolare in difesa delle donne.

Info

Ferro e sangue di Liza Marklund (Marsilio – Farfalle), 384 pagine – ISBN 978-88-317-2658-0 – Traduzione di Laura Cangemi