La Longanesi ha pubblicato un volume dal titolo Mindhunter (Mindhunter, 1995). Gli autori sono John Douglas con Mark Olshaker.

Mindhunter può essere letto come un romanzo ma lo possiamo anche definire un trattato di criminologia e il lettore verrà a conoscere come è nata la figura del “profiler” cioè del poliziotto e/o del criminologo che studia il comportamento di un serial killer al fine di arrivare alla sua cattura.

Ormai chi legge thriller o chi gradisce di seguire in tv le varie serie criminali, conosce questa figura e sa che a Quantico, presso l’FBI esiste una apposita scuola.

Il merito di tutto questo spetta a un uomo: John Douglas che, entrato a dell’FBi nei primi degli anni ’70, studiando in maniera accurata e scientifica il comportamento dei vari serial killer, ben presto divenne uno dei primi “profiler” nome allora quasi sconosciuto e i suoi studi messi su carta divennero una sorta di bibbia per quanti frequentavano la scuola di Quantico: inoltre moltissimi sceneggiatori e scrittori usarono questa bibbia per scrivere i loro romanzi e descrivere in modo veritiero il comportamento dei personaggi criminali nei loro romanzi e nelle serie tv.

Per molti anni John Douglas ha studiato le azioni dei serial killer e ora porta il lettore dietro le quinte di alcuni dei più raccapriccianti, affascinanti e impegnativi casi che lo videro protagonista, per entrare nei recessi più oscuri della mente degli assassini.

In venticinque anni di duro lavoro sul campo con l’Unità investigativa di supporto, John Douglas divenne una figura leggendaria perseguendo e molto spesso facendo catturare dei maniaci il cui sadismo e cattiveria erano oltre il concepibile per un uomo normale. Il killer che cacciava per “sport” delle prostitute in Alaska, il caso di un bambino assassinato ad Atlanta oppure l’assassino di Seattle (un caso che gli costò quasi la vita).

Per rendere sempre più efficace il suo lavoro Douglas ha intervistato decine di assassini normali o seriali tra cui tra cui Charles Manson, Ted Bundy, Richard Speck, Ed Gein, James Earl Ray e molti altri..

Douglas aveva la straordinaria capacità di riuscire a capire come agiva il predatore e quali prede poi sceglieva. Esaminava ogni scena del crimine, “riviveva” sia le azioni del killer che quelle della sua vittima, creando così i profili di entrambi per precedere le prossime mosse del killer.

Dopo il suo ritiro dall’ FBI nel 1995, Douglas ha guadagnato fama internazionale come autore di una serie di libri che dettagliano la sua vita di studio dei serial killer ed è apparso numerose volte in televisione. I suoi libri sono considerati come alcuni dei lavori più penetranti scritti sulle menti, le motivazioni e il funzionamento di un serial killer.

Il volume contiene anche una interessante prefazione del noto scrittore Donato Carrisi.

Gli autori:

John Douglas ha fondato ­l’Unità investigativa di supporto dell’FBI nel 1980, riuscendo nel tempo a creare un autentico programma di Criminal Profiling. Si è ritirato dal lavoro sul campo nel 1995, dopo venticinque anni di servizio. Oltre a numerosi saggi, ha scritto due romanzi con protagonista il profiler dell’FBI Jake Donovan, Broken Wings e Man Down.

Mark Olshaker, scrittore, produttore cinematografico, ha prodotto il programma Mind of a Serial Killer, nominato agli Emmy. Ha scritto e prodotto numerosi documentari, vincendo un Emmy per Roman City.

la quarta:

C’è un solo modo per riuscire a dare la caccia ai serial killer in attività: comprendere come pensano, capirne i ragionamenti per quanto contorti, perversi e letali possano essere, e anticiparne così le mosse.

Ma c’è un solo modo per entrare nella mente di un serial killer: parlare con i suoi «colleghi» e predecessori.

Questa è stata l’intuizione di John Douglas, l’uomo che ha inventato il Criminal Profiling dell’FBI e che, per farlo, ha dovuto confrontarsi con le più atroci menti criminali del suo tempo. Per anni, John Douglas ha interrogato in carcere gli assassini e gli stupratori seriali, indagandone le ossessioni e le perversioni, fronteggiando in prima persona l’orrore e l’orgoglio di questi mostri, per poter dare la caccia ad altri mostri. Infinite conversazioni con uomini come Charles Manson, il più famigerato serial killer della storia. Con John Wayne Gacy, l’uomo che, vestito da clown, uccideva senza pietà. Con James Earl Ray, sicario di Martin Luther King…

Questa è la storia vera e agghiacciante di un uomo che non ha avuto paura di affrontare il Male nella sua peggior incarnazione contemporanea, pagando anche un alto prezzo personale. Ed è per questo che la vita e la carriera di John Douglas sono la «bibbia» non ufficiale di tutti gli scrittori e gli sceneggiatori che hanno riscritto il concetto di «crime fiction» così come oggi lo conosciamo e amiamo.

Mindhunter di John Douglas e Mark Olshaker (Mindhunter, 1995)

Traduzione Maria Barbara Piccioli 

Longanesi, collana Il Cammeo 581, pagg. 368, euro 18,60