Pubblicato originariamente nel 2012 per Mondadori e ristampato nel 2016 nella collana di Einaudi Stile Libero Big, Il metodo del coccodrillo è un libro giallo scritto da Maurizio De Giovanni.

Ambientato in una Napoli contemporanea, in cui l'indifferenza sembra diventata una nuova piaga sociale e chi vuole può uccidere restando invisibile, questo volume si distacca dalla produzione letteraria precedente dello scrittore partenopeo, in cui un triste commissario della regia polizia, Luigi Alfredo Ricciardi, si muove nel capoluogo campano degli anni '30 del novecento, ma non per questo è meno bello e affascinante.

In questa cittadina, che non è come a prima vista si potrebbe immaginare ma decadente, cupa, opprimente, distratta e confusa, un misterioso killer, che lascia sulla scena del crimine fazzoletti bagnati di lacrime e che per questo viene soprannominato “Il coccodrillo”, colpisce vittime all'apparenza casuali: il figlio di una infermiera senza marito, la rampolla di una famiglia borghese e l'unico erede di un medico famoso, vedovo e dedito unicamente al lavoro.

A lui si contrappone l'ispettore Giuseppe Lojacono, un anonimo funzionario di polizia molto tormentato ed emarginato, che sopravvive tra una partita a scopa con il computer e l'altra, separato dalla moglie e lontano da una figlia adolescente che non vede da tempo, dopo essere stato allontanato dalla squadra mobile di Agrigento a causa di accuse da parte di un pentito di collusione con la mafia.

Questo ennesimo poliziotto, che è diventato in seguito protagonista della serie di romanzi iniziata con I bastardi di Pizzofalcone, da cui è stato tratto anche l'omonimo serial televisivo, richiamato in servizio per il suo fiuto nelle indagini, insieme al sostituto procuratore sardo Laura Piras, si muoverà nei meandri di una metropoli che sonnecchia tra pioggia e mare e scoprirà che dietro a questi omicidi, apparentemente scollegati tra di loro, si nasconde una storia di amore e di vendetta.

Opera dura, disperata, realistica, ruvida, dalla scrittura solida e diretta e dalle ambientazioni uggiose e tetre, Il metodo del coccodrillo vede fronteggiarsi due persone, molto ben connotate sia fisicamente che psicologicamente, a prima vista molto diverse tra loro ma che, con lo scorrere della narrazione, si scoprirà avere molte caratteristiche in comune.

Ai due, fanno da contorno una moltitudine di personaggi, dalle peculiarità proprie e ben definite, che insieme agli ambienti, che comunicano tristezza e solitudine, delineano una storia che, nonostante abbia toni e caratteri del noir, tocca argomenti sensibili e delicati e lascia il lettore esterrefatto e commosso di fronte ad un finale toccante e inaspettato.

Alla luce di quanto scritto, possiamo quindi affermare, senza paura di smentite, che la lettura di questo libro, piacevolissimo, dallo stile impeccabile e semplice, scritto da un autore che dedica molta attenzione al background e agli attori di una vicenda avvincente, concitata e non banale, sia caldamente consigliata non solo agli appassionati di letteratura gialla, ma anche a chi voglia aver a che fare con eroi a tutto tondo e con storie intense e profonde che facciano riflettere.