La Newton Compton porta questi giorni in libreria un saggio imperdibile firmato da Giuseppe Staffa: Le guerre dei papi.

La trama

Di quali argomenti si è servito il papato per giustificare, nei secoli, il proprio esercizio delle armi? Perché la Bibbia e i Vangeli sono divenuti materiale di propaganda per imprese che nulla avevano a che fare con lo spirito? Questo libro ricostruisce tutte le principali guerre scatenate dalla Chiesa di Roma, dalle prime sfide per il potere temporale alla cosiddetta Lotta per le investiture, dai periodi di rivalità con Federico Barbarossa e suo nipote Federico II alla “Cattività avignonese”, quando il papato ha affinato la sua strategia, gettando le premesse per il suo “ammodernamento”, potenziando allo stesso tempo l’apparato difensivo e militare. Non possono mancare le storie piene di veleni e intrighi delle famiglie più influenti – prime tra tutte i Borgia e i Farnese – che furono capaci di accedere al soglio pontificio, subordinando ai propri interessi la politica militare dello Stato. Tra le figure più rappresentative di questa epopea, che parte da lontano e giunge fino alla seconda metà del XIX secolo con la nascita dello Stato italiano, Giulio II, il papa guerriero per antonomasia. Ma come lui ve ne sono stati molti altri, animati da un desiderio di conquista e di potere simile a quello di imperatori e grandi condottieri.

L'incipit

Probabilmente, il vecchio adagio con il quale si è soliti fare riferimento al "mestiere più antico del mondo", piuttosto che indicare il ben noto esercizio del commercio carnale dovrebbe avere come compiuto riferimento la pratica della guerra.

Stando alle evidenze archeologiche infatti le prime tracce dell'attività bellica risalirebbero addirittura all'epoca del Mesolitico, intorno al 12.000 a.C.

Sin da quel momento, la veneranda occupazione non ha mai cessato di perpetuare evidenti quanto imprescindibili legami con la sfera del sacro, rispecchiando in tal senso uno dei tratti più salienti della natura umana.

La guerra è sinonimo di morte, o perlomeno incarna il rischio costante di incappare in essa, e come tale costituisce il ribaltamento della vita, divenendone il suo assunto antitetico.

Non solo: essa presuppone il ribaltamento dei normali rapporti sociali, favorendo l'abolizione degli interdetti morali praticati in tempo di pace e, addirittura, promuovendo la liberazione dell'aggressività, dà il permesso, se non il dovere, di uccidere.

Alcuni eventi descritti:

• Giovanni VIII, il prototipo del papa guerriero

• Giovanni XII e il crollo del prestigio papale

• Benedetto VIII, papa e barone

• Onorio II e l’infausta spedizione nel Sud Italia

• Alessandro III l’irriducibile

• Sisto IV e la “crociata” di Oliviero Carafa

• I Borgia ovvero “La Famiglia”

• La calata sull’Urbe: Alessandro finalmente papa

• La Santa Inquisizione ovvero uno strumento di potere

• Le ambiguità di Sisto V e i disastri di Gregorio XIV

• Urbano VIII: di nuovo un papa guerriero

• Il 1848 e l’ultima Repubblica romana

L'autore

Giuseppe Staffa è nato a Roma nel 1973. Laureato in archeologia medievale, ha partecipato a numerose campagne di scavo in Italia e all’estero. È insegnante ed educatore tiflologico (per i non vedenti). Già consulente storico e archeologo per la trasmissione televisiva di Rai 3 "Cose dell’altro Geo", dal 2014 collabora con la rivista "Focus Storia-Wars". Con la Newton Compton ha pubblicato 101 storie sul Medioevo che non ti hanno mai raccontato, I personaggi più malvagi della Chiesa, I grandi condottieri del Medioevo, I grandi imperatori e Le guerre dei papi.

Info

Le guerre dei papi di Giuseppe Staffa (Newton Compton – I volti della storia n. 379), 720 pagine, euro 12,00 (in eBook, euro 4,99) – ISBN 978-88-541-9488-5