Dodici racconti deaveriani…

Menti pericolose di Jeffery Deaver, Rizzoli 2016.

Nell’introduzione l’autore dichiara che nei racconti brevi occorre “sedurre, affascinare” il lettore. Come? “Bisogna andare dritti allo stomaco con un colpo di scena sconvolgente, una sorpresa, l’inatteso.” Vediamo un po’ (qualche spunto in breve).

 In fretta

I Fratelli della libertà, di cui un paio sono stati arrestati, stanno per far saltare in aria un raduno dell’Associazione Bancari (siamo a Natale). Noi lettori lo sappiamo ma non Katryn Dance e Michael O’Neil che devono scoprirlo. Come fare se l’interrogato non confessa e si sono usati tutti i trucchi del mestiere? Il tempo passa in fretta. Il tempo, il ticchettio dell’orologio. Forse…forse un’idea. Scontro ideologico, movimento e una visita all’acquario di Katryn con i figli (interrotta all’inizio) che c’è da vedere un imponente cefalopode.

Gioco.

Un anno prima. La vecchietta impaurita da due “mostri”, mamma e figlio che non la lasciano in pace, aumento continuo di tensione e paura, qualcosa non quadra, troppe domande, troppa affabilità. Hanno in mente di impadronirsi dei suoi denari?. Un anno prima. Ma oggi c’è qualcuno che vuole ritrovare il suo corpo (visto che è successo qualcosa di brutto?) attraverso un detective fissato con le partite di calcio (il “gioco” del titolo). Allora dove sarà il colpo di scena?. Seguitelo nelle indagini e ne scoprirete delle belle.

La spintarella.

L’ultima occasione di Mike O’Connor con Aaron Felter. Che accetti la sua proposta per una nuova serie televisiva, dopo che aveva avuto successo negli anni passati con Squadra Omicidi e ora sta con le mani in mano. Niente da fare. I tempi sono cambiati. Ci vogliono soggetti nuovi, diversi. Ma una cosa si può fare, “Una partita a poker tra personaggi famosi”. A Las Vegas. Titolo Mi gioco tutto con soldi contanti sul tavolo. Un’idea che potrebbe ridargli visibilità, la “spintarella” del titolo. OK. Ma c’è qualcuno che vorrebbe approfittare di tutti quei soldi per farli sparire. Giro veloce sui partecipanti, attori più o meno in declino. Spunti sul poker, citazioni di film, chi perde e chi vince. L’assalto…e un dubbio che serpeggia nella mente di Mike O’Connor, sconfitto proprio nell’ultima partita. Forse che…

Un caso da manuale

Una donna assassinata in un box. Ad indagare sulla scena del crimine Amelia Sax in contatto con l’ormai famoso tetraplegico Lincoln Rhyme, paralizzato dal collo in giù. Troppe prove sulla suddetta scena. Lista impressionante di reperti. Immondizia. Qualcosa che riporta ad un libro di Rhyme. L’assassino lo conosce, l’ha letto. E colpisce ancora. Ma chi può essere?.

Paradice

Qui c’è John Pellam, altro personaggio conosciuto di Deaver,  sul suo camper che sta per scontrarsi con una Ford. Se la cava ma si becca un gancio destro al mento dalla guidatrice. Arriva il sergente Lambers. Un tizio è stato ucciso su un terreno privato lungo la strada percorsa dalle due macchine. L’assassino potrebbe essere fra loro. Per esempio lo stesso Pellam che viene arrestato. Se la caverà? Certo. Però la sexy cowgirl della tavola calda dal notevole seno guarda un altro, mica lui. Stronza (sorriso).

Atleti

Occorre  sventare un attentato alle Olimpiadi in Cina. Da parte del popolo uiguro che vuole l’indipendenza. Ma come? Basta conoscere il go, la versione degli scacchi (eccoli!). Basta guardare lontano, oltre la scacchiera, per riconoscere un diversivo dell’avversario.

La trama

Il famosissimo scrittore di romanzi gialli J.B. Prescott è morto lasciando addolorati milioni di lettori. Ma per il sergente della polizia di New York, Jimmy Malloy, mica è tutto chiaro. Intanto c’è di mezzo una cospicua eredità e la visita alla vedova non lo convince. Quella donna non sembra per niente a lutto. E poi c’è uno sconosciuto che lo segue. Per risolvere il caso, però, basta ricordarsi di Conan Doyle e Sherlock Holmes…

L’analista

Martin Kobel, psicologo, vuole salvare Annabelle Young dall’influenza di un “neme”, ovverossia di “un corpo separato di energia immateriale che suscita negli uomini reazioni emotive estreme, sfociando in un comportamento deleterio per l’ospite o la società in cui vive.” Lo capisce dal suo modo di agire. Solo… solo che lo scoprirete da voi. Dibattito serrato tra accusa e difesa in un processo per omicidio e su questo benedetto “neme”. Tra l’altro potrebbe esistere davvero…

L’arma

In giro un’arma di distruzione di massa. Un prigioniero che sa, che deve sapere qualcosa in proposito, interrogato in uno dei “siti neri” gestito dalla IAS. Primo interrogatorio con Andrew. Fallito. Anche il secondo con l’affascinante Claire non porta a nulla. Ora c’è Akhem, il duro e l’interrogatorio sarà bestiale. Ma…ma, ecco l’imponderabile.

Riconciliazione

Padre e figlio. Il primo morto inaspettatamente senza avergli dato la possibilità di conoscere chi fosse. Ora il secondo ritorna, per lavoro, sui luoghi dell’infanzia. Ricordi e ricordi del padre. Un fantasma che non lo lascia in pace. Non doveva andare lì, a Chesterton nell’Indiana. L’incontro con una bella donna, la vecchia casa, il bar e il barista che aveva conosciuto suo padre. La verità tra una strizzata di strofinaccio e l’altra.

Il necrologio

Una circolare di polizia. Il capitano Lincoln Henry Rhyme è morto per ferite da arma da fuoco. Ricordate le sue qualità di investigatore paraplegico e la sua determinazione di vivere in quelle condizioni. E ora c’è Amelia Sachs che entra nella casa di Rhyme accompagnata da un gruppo di agenti. Solito colpo a sorpresa e spiegazione finale.

Insieme per sempre

Suicidio o omicidio dei Benson, una coppia di anziani? Per il detective dalla sagoma tozza Greg La Tour vale la prima ipotesi, per Tal Simmons (fissato con i dati, i numeri, i questionari) la seconda, anche se hanno lasciato il biglietto “Insieme per sempre.” Altro strano suicidio di un’altra coppia di anziani. Ricca, come la prima. Qualcosa di insolito nel loro sangue. Ora c’è un terzo vecchietto a cui viene fatta la seguente domanda “Che ne direbbe di vivere per sempre?.” Trattasi della clonazione della coscienza (giuro)…Una stronzata, via. Però…

Partiamo dall’assunto fondamentale dell’autore: il colpo a sorpresa. Diciamo che nella maggioranza dei casi è ottimamente preparato e risulta convincente. Qualche volta, però, il povero assassino ne deve combinare davvero di cotte e di crude, pur di non farsi smascherare e uscire fuori all’improvviso creandoti un certo sobbalzo (ops, non me l’aspettavo). Insomma va bene il colpo a sorpresa, basta che non sia troppo artificioso e, quindi, poco credibile. E basta che il “sistema” non sia ripetuto (per esempio il fatto che un personaggio ritenuto morto sia in effetti ancora vivo). Succede anche questo.

Le tematiche, come abbiamo visto,  sono varie e interessanti, a volte al limite e oltre il credibile, svolte con sicurezza quasi scientifica per incantare e spiazzare il lettore. Troviamo personaggi noti insieme ad altri del tutto nuovi che rimangono facilmente impressi nella memoria, così come  altri personaggi secondari costruiti con intenti vari, talvolta ironici (vedi i tic e le manie) nel contesto di una realtà vista nei suoi molteplici aspetti.

Scrittura spesso veloce, dinamica, incisiva, più lenta al punto giusto, per creare momenti di attesa, di tensione. Un lavoro che si orienta e si svolge più all’interno che all’esterno, ma non mancano, al bisogno, movimento e azione.

Racconti di classe, via.

Accanto a questo ricordatevi di leggere Rebus indecifrabili di Ian Rankin, Longanesi 2016. Altra chicca di racconti.