Esce questa settimana il primo romanzo per ragazzi scritto da Marilù Oliva, che già ci aveva abituati ai suoi noir prima con la saga della Guerrera poi con il ciclo del tempo (ricordiamo, editi da Elliot, Le Sultane e Lo zoo).

Il romanzo si intitola La Squola e edito dalla barese casa editrice LiberAria, verrà presentato domani martedì 24 maggio alla Libreria Ambasciatori di Bologna, alle 18, assieme allo scrittore e sceneggiatore di Coliandro Giampietro Rigosi.

La Squola si chiama così perché qualcuno ha scritto questo sulla facciata di un liceo artistico bolognese in cui si devono risolvere alcuni misteri:

Chi ha decapitato la Venere Azzurra?

Chi ha rubato le tavole di Miller?

Perché Sauro fa il bulletto?

Sarà vera quella brutta storia che si racconta su di lui?

E quale segreto nasconde Miluna?

Una serie di scandali sconquassa la quotidianità di questo liceo artistico bolognese e la vicenda parte una mattina, quando viene trovata decapitata la statua della Venere ubicata all’ingresso. Il problema è che Fil e Sauro, due di quarta, lì vi custodivano la droga che avrebbero smerciato – 1000 euro di hashish – ed è sparita.

Il Preside decide di creare un gruppo operativo di allievi per il restauro della statua e non immagina minimamente che si stanno per abbattere sull'istituto problemi per più grossi: verranno rubate delle tavole preziose e, soprattutto, una studentessa finirà sui giornali per un brutto giro di baby-prostituzione.

Attorno a queste vicende si dipanano le storie – collettive e personali – delle voci narranti:

La Squola, un edificio colmo di graffiti, un occhio onnisciente, telecamera nascosta che e collante nei confronti delle vicende degli altri 4 ragazzi. (voce esterna, italiano forbito)Fil: di quarta B, il braccio destro del bullo Sauro, temuto da tutti. Fil è un ragazzo appassionato di fumetti e di play station e invaghito di Miluna Bianchi. (slang giovanile)Cecio: di prima C, bravissimo fabbro che aiuta il padre nella sua bottega del ferro e viene a scuola per perfezionare la sua arte. Cecio ha un problema che lo tormenta anche perché pare preoccupare i suoi genitori: è di statura molto bassa. È inoltre amico del grassone della scuola, Onofrio, bersaglio privilegiato di Sauro e delle sue angherie. (voce quasi infantile, con intercalare ingenuo – Perdinci – e ricorrenze fiabesche)Pauline, arrabbiata col mondo e soprattutto con i suoi genitori. Proprio dalla sua presunta insignificanza cercherà un riscatto. (parlata bassa, con punte scurrili)Miluna Bianchi, di terza B, la ragazza più bella della scuola, baby squillo caduta in un giro molto più grande di lei, col beneplacito della madre. (italiano standard, Miluna dà tantissima importanza alle parole, tanto che spesso le lascia a metà per cercare la precisa desinenza e il significato esatto)

Le tematiche affrontate sono diverse, dal bullismo all’omologazione, al coraggio, all’empatia, all’ascolto dell’altro, al recupero, in cui – quando si parla di ragazzi – non bisogna mai smettere di credere. I toni sono realistici, ma il messaggio è positivo. Ci sono momenti feroci, poi scene di sesso non approfondite nei particolari ma funzionali alla storia. Qui il messaggio è costruttivo e anche i momenti di brutture (prostituzione, squallore dei bulli, disagio giovanile, depauperamento della scuola) servono a veicolare verso una speranza di patrimonio comune: la conoscenza e la solidarietà possono potenziare la nostra umanità.