La collana “Segretissimo” (Mondadori) n. 1630 presenta questo maggio Costa. Doppio bersaglio di Secondo Signoroni.

La trama

Il corpo giace supino, rivoli di sangue dalle narici e dai padiglioni auricolari. Non c’è più niente da fare per l’agente della Polfer di Santa Margherita Ligure, ucciso nel suo ufficio. Per il luogotenente Dario Costa l’omicidio potrebbe essere opera di uno specialista. E poi ci sono gli strani movimenti intorno alla villa di un commerciante di diamanti, con una presunta governante dal notevole curriculum criminale. Figura da tenere presente, soprattutto ora che ha terminato la sua onorata carriera in uno scantinato milanese con quindici coltellate in corpo. Per Costa gli eventi sono collegati, glielo dice il suo sesto senso. Le cose si complicano quando incrocia la pista di un enorme carico di esplosivo che porta dritta in Namibia. Ed è laggiù che, fra estremisti bianchi e mercanti di pietre preziose, lo aspettano molte sorprese. Molto brutte.

L'incipit

Era angosciante l’alone dei led sul piazzale silenzioso, pozze d’argento che svanivano nel buio o nella penombra appena velata. La pioggia era cessata e l’aria di settembre tratteneva il profumo penetrante della salsedine e del temporale che aveva ucciso l’estate. Il tappeto di fiori strappati nei giardinetti arrivava fino al cordolo del marciapiede, sul quale s’apriva l’ingresso alla stazione. Lo sfarfallare dei neon faceva da sfondo alle due figure appoggiate ai battenti spalancati, di tanto in tanto sciabolate dalle luci blu dei lampeggianti. Una vettura civile, che riconobbi appartenere ai miei uomini, era ferma all’imbocco della strada che conduceva al mare.

Quando uscii dalla macchina alzai la zip del cardigan e strizzai le palpebre perché l’ozono sospeso nell’aria bruciava gli occhi, poi m’incamminai senza fretta verso lo squallido riquadro dell’ingresso. L’anziano appuntato abbandonò il collega e mi venne incontro sul marciapiede, l’atteggiamento affranto di chi avrebbe voluto concludere il turno in un modo diverso.

L'autore

Di professione chimico, Secondo Signoroni non può essere definito scrittore “solo per hobby”, e la sua produzione di romanzi e racconti spazia dal genere giallo alla spy story. Vincitore del Mystfest in sezioni diverse nelle edizioni 1975, 1976 e 1977, è stato tradotto in Slovacchia e Russia. È nato a Lodi, dove risiede con la moglie e la figlia.

Info

Costa. Doppio bersaglio di Secondo Signoroni (Segretissimo n. 1630), 294 pagine, euro 5,90