Non è mai facile scrivere un "coccodrillo" per noi di Thriller Magazine. Coccodrilli, così si chiamano quelle notizie che appaiono quando viene a mancare qualcuno, quando muore qualcuno, e certi giornali ce li hanno già pronti, questi coccodrilli, in attesa che prima o poi… E il prima o poi purtroppo arriva sempre.

Noi di Thriller Magazine non li abbiamo i coccodrilli già pronti ed è per questo che spesso la morte ci coglie alla sprovvista, soprattutto se si tratta di una persona che conosciamo e che ha un'importanza grandiosa per il genere che a noi piace tanto, il noir, il giallo. E dunque alle volte ci mettiamo un po' prima di dare la notizia. Perché siamo abituati alle tante morti che popolano i libri gialli ma a quella reale, alla morte reale, non ci abitueremo mai.

Tecla Dozio è morta il 6 febbraio.

Gli autori del giallo e del noir erano disposti a vendere di tutto pur di salvare la libreria che lei gestiva a Milano. In un'asta pubblica organizzata appositamente per raccogliere fondi e far sopravvivere la libreria che Tecla gestiva, Andrea G. Pinketts aveva messo in vendita la penna stilografica con cui scriveva le sue storie, Carlo Lucarelli aveva messo all'asta la prima stesura di uno dei suoi romanzi, e tanti altri ancora avevano partecipato, Barbara Galaschelli, Marcello Fois, Andrea Carlo Cappi e tanti tanti altri. La Sherlockiana, così si chiamava la libreria. Aveva combattuto tanto, Tecla Dozio, per salvarla. Ma alla fine si era ritirata in Toscana dove si è spenta. La libreria la aveva chiusa, ma la sua passione per il giallo non era riuscita a imbrigliarla nessuno e così Tecla continuava a partecipare alle mostre, alle fiere, alle rassegne, alle varie manifestazioni dedicate al genere. e curava anche una collana per la Todaro Edizioni.  

Gli autori che le vogliono bene stanno già programmando di incontrarsi tutti, un giorno, probabilmente a Milano, per fare un brindisi e salutarla mentre lei sicuramente sorriderà ringraziando, tra il noir del cielo e il giallo delle stelle.