“Fai tu i biglietti per SPECTRE?”

È il primo giorno di programmazione del nuovo 007 e alla proiezione delle 14,30 del giovedì c’è un insolito parapiglia alle casse.

“Sì, ci penso io”.

“Ti aspetto in ingresso…”

Dopo venti minuti di coda l’amica torna vittoriosa canticchiando Goldfinger: “Missione compiuta!”

Guardo distrattamente i biglietti “Ma… c’è uno sbaglio…” e la fulmino con gli occhi “Ti hanno fatto due biglietti per Belli di papà!

“Nessuno sbaglio. Daniel Graig è in anteprima e per una settimana verrà venduto a prezzo maggiorato, 8,60 Euro in più e non ci son tessere che tengano” s’inalbera “Ho pagato per Belli di papà, ma vedremo SPECTRE”.

“Non è che ci faranno storie sui posti numerati?”

“Figurati! Alle due e mezza di giovedì pomeriggio chi vuoi che venga? Ci saremo giusto noi e i soliti tre disoccupati”.

“E la fila alle casse?”

“Quelli aspettano di vedere INSIDE OUT coi nipotini”.

“Non vedo nipotini…”

“Quanto la fai lunga…”

Ci accomodiamo in due posti a caso e ci fanno spostare per ben tre volte.

“Non pensavo che venissero in tanti…”

“Devono essere aumentati i disoccupati”.

“Preferivi spendere 4,30 euro in più a biglietto?”

“Shhhhtttt!” ci cazziano dalla fila davanti “007 sta per cominciare!”

The visit. Un horror insolito dove a spaventare è la vecchiaia. Gli Hansel e Gretel di turno, ospiti dei nonni che non hanno ancora conosciuto, come nella favola vengono spinti (con gentilezza) nel forno con la scusa di pulirlo e vengono terrorizzati da rumori notturni e orripilanti visioni di vecchi ignudi e pannoloni usati. Se nel primo tempo si supera l’insofferenza per i rap casalinghi e le inquadrature amatoriali ci si lascia acchiappare man mano da un’angoscia che monta fino a un colpo di scena inaspettato. Uno Shyamalan lontano da Il sesto senso e da The village che ha riscosso pochi successi in patria e dubito ne raccoglierà da noi, ma è un peccato perderselo.

THE VISIT – USA 2015 – 94’

Regia: M. Night Shyamalan.

Con: Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Kathryn Hahn.

La quindicenne Rebecca e il tredicenne Tyler decidono di girare un video sulla settimana che trascorreranno in Pennsylvania dai nonni che non hanno mai visto. La madre se ne andò di casa a 19 anni creando una rottura permanente e solo adesso gli anziani hanno espresso il desiderio di conoscerli. Rebecca vorrebbe sapere il motivo di quella rottura ma la mamma non lo dice, saranno i nonni a farlo se lo riterranno opportuno. Accompagnati al treno verranno accolti a destinazione dai due affettuosi vegliardi nella grande casa tra i boschi innevati. Ma dietro la calorosa accoglienza scopriranno presto comportamenti inquietanti che metteranno in pericolo i ragazzi.

Non sai cosa pretendere ogni volta da James Bond. Il nostro agente arriverà come sempre a un pelo dal rimetterci le penne ma se la caverà risolvendo ogni azione con un’esplosione, e il cattivo di turno anziché ucciderlo subito si perderà in un lungo spiegone che gli lascerà il tempo di salvarsi. Le belle di turno sono meno belle del solito. Le scene girate a Roma e la Bellucci durano meno di un battito di ciglia. Guardi l’orologio e ti domandi se non ti conveniva sul serio andare a vedere Belli di papà.

SPECTRE – USA 2015 – 148’

Regia: Sam Mendes.

Con: Daniel Craig, Christopher Waltz, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, Monica Bellucci, Analeigh Tipton, Mason Lee, Claire Tran, Frédéric Chau, Jan Oliver Schroeder, Yvonne Gradelet, Renaud Cestre, Cedric Chevalme, Paul Chan

Bond, in missione per conto della defunta M, che gli ha lasciato l’ultimo incarico da risolvere, partecipa mascherato da scheletro alla sfilata della morte per le strade di Città del Messico dove uccide Marco Sciarra, terrorista della SPECTRE. Il colpo gli aliena il nuovo M alle prese con pressioni politiche e Max Denbigh, membro del governo britannico che non vede l'ora di mandare in pensione i vecchi agenti dell'MI6 per poter controllare l’agenzia. Licenziato, 007, proseguirà l’indagine per proprio conto con l'aiuto di Q e Moneypenny…

Se ami il noir buio e piovoso e ti scordi di cercare una logica a tutti i costi nelle esagerazioni e negli ammanchi di sceneggiatura di Suburra, di sentir scandire il conto alla rovescia dei giorni mancanti all’Apocalisse, e lo affronti come semplice divertissement mozzafiato alla stregua di un nostrano Sin City, ti piacerà. Rimane, finora, uno dei film più acchiappanti dell’ultima stagione. Qualcuno obietterà che al momento ci sono state ben poche alternative.

Vero.

SUBURRA – Italia 2015 – 130’

Regia: Stefano Sollima.

Con: Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano.

Il politico corrotto Filippo Malgradi passa la notte con due escort, l’esperta Sabrina e una minorenne che morirà per overdose. Compito di Sabrina disfarsi del cadavere. Da qui le strade di Sabrina e Malgradi incroceranno quelle del debole Sebastiano, organizzatore di feste vip, di Numero 8, giovane boss della malavita di Ostia che sogna di trasformare il litorale romano in una Las Vegas, di Manfredi Anacleti, capo di un clan di zingari che vorrebbe fare il salto nel crimine di serie A, di Viola, compagna tossica di Numero 8 e di Samurai, l’unico cattivo- saggio di tutta la vicenda… per finire malissimo.

Stucchevole il primo tempo e fastidioso il secondo di questo The walk. Nonostante si sappia come va a finire la storica camminata nel vuoto del 7.8.74 resti egualmente sospeso. Sai che il protagonista se la caverà ma lo toglieresti da quel filo a scapaccioni e ogni volta che sta per mettersi in salvo riparte daccapo e vorresti andartene perché il giro si protrae all’infinito. L’installazione tra le due torri viene chiamata Il colpo e per piazzarla si comportano come dovessero svaligiare i Casinò di Ocean Eleven. Provano a spiegarti i perché del protagonista, il senso di potenza e libertà che prova, ma non ti entrano in testa.

Ti è piaciuto conoscerne la storia ma ti ha anche infastidita. Perché non vivi di andrenalina, perché ti viene da vomitare anche solo salire sul Brucomela, perché ti ricorda di troppi filmati di ragazzini appesi ai cornicioni a fare i bulli e di studenti precipitati dalle finestre degli alberghi in gita. Perché mettere a repentaglio la vita per quanto possa essere spettacolare non ti entra in testa. Non sai vedere al di là del tuo naso e lo sai. Pazienza.

THE WALK – USA 2015 – 100’.

Regia: Robert Zemeckis.

Con: Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Patrick Baby, Marie Turgeon, Soleyman Pierini.

7 agosto del 1974 il funambolo francese Philippe Petit realizza il un sogno impossibile, qualcosa che nessuno ripeterà più (anche perché non avrebbe più le basi per farlo). Camminare avanti e indietro per quasi un'ora su un cavo teso tra le torri gemelle di New York, a più di 400 metri d'altezza, senza alcuna protezione. In quel che lui chiama “Il colpo” lo seguono la fidanzata del momento e alcuni amici, mentre la polizia aspetta di arrestarlo. La conquista di un simbolo che svanirà per sempre l’11 settembre del 2001. Dal primo tempo da musical anni ’50 girato a Parigi dove si mostrano le origini di Philippe Petit si passa a quello mozzafiato del secondo a New York.

Che il pannolone sia con voi!