Un cadavere senza volto, sfigurato dall’impietosa fame dei topi. Abbandonato in un fosso umido della piovosa provincia bresciana. Un caso misterioso, e che attrae l’attenzione dell’ex giudice Petri, che lo porta a domandarsi chi sia quell’uomo, e quale destino lo abbia portato alla morte. Lo stupore e il dolore saranno grandi quando scoprirà che si tratta di Emilio De Paoli, il suo medico curante e amico di una vita. A quel punto il magistrato in pensione non potrà fare altro che contattare il Commissario Miceli e tutta la sua squadra di amici e collaboratori, e lanciarsi in una nuova complessa e accattivante indagine.

La scomparsa di De Paoli di Gianni Simoni è pubblicato da Tea e costituisce la nona indagine del collaudato duo Petri (magistrato) e Miceli (commissario). Una serie di romanzi avvincenti che si vanno ad affiancare all’altrettanto affascinante commissario Lucchesi, altro personaggio partorito dalla mente e dalla fantasia di Gianni Simoni (questa serie, giunta alla quinta indagine, è anch’essa pubblicata da Tea).

Simoni, magistrato di alto profilo ormai in pensione, può attingere a una conoscenza delle procedure investigative e a un bagaglio personale di esperienze, che rendono i suoi romanzi ricchi e potenti. Dotati di una forza narrativa sorprendente, che, a una descrizione puntuali delle dinamiche investigative, affiancano però (e questa è una delle sue caratteristiche peculiari) una profonda introspezione dei personaggi, del loro vissuto personale ed emotivo. E allora Petri, Micheli, l’ispettore Armento, l’agente Esposito, il nuovo commissario Grazia Bruni, acquisiscono una loro scintilla vitale, una loro dolente umanità che li rende vicini al lettore, affascinanti fra le pagine scritte, dolcemente reali e presenti.

Ancora una volta Simoni, riesce a realizzare un romanzo ben calibrato, scritto con grazia, che sottende una vibrante tensione, creando un complesso ed efficace meccanismo di indagine e disvelamento del mistero. Quello che effettivamente colpisce di questo autore, che si sta sempre più ritagliando un suo peculiare spazio nella narrativa italiana, è il livello sempre elevato della sua produzione. Nella lettura dei suoi diversi romanzi non ci sono cali di rendimento, idee scontate, immagini narrative raffazzonate, ma solo situazioni intriganti e dotate di una loro quieta e sorprendente normalità.

La normalità del delitto.

Un romanzo da leggere con grande piacere in attesa della prossima indagine.