Con il romanzo Finchè sarò tua figlia (Dear Daughter, 2014) ha fatto un debutto clamoroso nel campo del thriller la scrittrice Elizabeth Little. Il libro ha avuto un immediato successo presso la stampa specializzata e presso i lettori. Si pensi che l’importante agenzia letteraria che ha ricevuto dalla scrittrice “solo” le prime cento pagine del romanzo, le ha trovate così interessanti da inviarle subito alle più importanti case editrici del mondo. Molte case editrici acquistano immediatamente i diritti di pubblicazione basandosi solo su queste cento pagine e fra tutte la Garzanti è la più veloce.

Il romanzo completo viene finalmente consegnato nel luglio 2014 e in questi giorni arriva finalmente nelle librerie italiane.

La protagonista si chiama Janie Jenkins, ha ventotto anni e ne ha passati dieci in carcere con l’accusa infamante di aver ucciso sua madre Marion con cui non andava d’accordo i quanto lei era ricca, viziata e con un carattere ribelle.

Dieci anni prima Janie dopo una notte di baldorie al mattino si risveglia accanto al cadavere della madre. Di quanto è avvenuto la sera precedente ha ricordi confusi e vaghi, le sembra di aver sentito la madre che discuteva animatamente con qualcuno (che lei non ha visto) e inoltre ricorda solo un nome Adeline.

Dopo un clamoroso processo la ragazze viene mandata in carcere con una pesante condanna, ma per sua fortuna l’avvocato trova un cavillo legale e dopo dieci anni Janie esce dalla prigione.

Fuori dal carcere Janie ha un solo pensiero: trovare chi ha ucciso sua madre e decide di recarsi ad Adeline una piccola città dell’Illinois, prima però decide di mutare aspetto e crearsi una falsa personalità per poter meglio indagare all’interno di questa comunità chiusa e ostile verso gli estranei.

Con l’aiuto di alcuni nuovi amici (anche il diffidente capo della polizia della città) Janie segue una serie di indizi, una vecchia fotografia, una casa abbandonata, un vecchio diario dimenticato e inizia a capire il passato di sua madre in quella città.

La ragazza, trovati altri importanti indizi capisce che lei e sua madre erano più simili di quanto uno di loro avrebbe mai potuto immaginare.

Questo libro lo si può definire come uno dei thriller psicologici più incalzanti degli ultimi anni, grazie alla voce di una protagonista incredibilmente dura, ribelle e tormentata. La storia di una madre e di una figlia. E di un amore così forte che a volte può somigliare all'odio.

L’autrice:

Elizabeth Little è nata e cresciuta a St. Louis e si è laureata a Harvard. Scrive per il «New York Times» e il «Wall Street Journal».

La “quarta”

Il cielo è immenso sopra di lei ed è così blu da fare male. Janie stringe gli occhi per non rimanere accecata. Non è più abituata a tutta quella luce. Janie ha ventotto anni, ma gli ultimi dieci li ha trascorsi in prigione, in cella di isolamento. Proprio lei, bella ragazza ricca di Beverly Hills, viziata reginetta del liceo. Accusata di aver ucciso sua madre Marion, una donna esigente con cui non aveva un bel rapporto. Perché Janie era un'adolescente ribelle e contestatrice e sua madre non faceva nulla per nascondere la delusione di non avere la figlia perfetta.

Tutte le prove erano contro di lei. Dopo l'ennesima notte di baldoria, era stata trovata priva di sensi accanto al cadavere della madre. Le mani sporche del suo sangue e le sue impronte dappertutto. Incapace di raccontare cosa fosse successo.

Ma Janie ha sempre saputo di essere innocente. Ricorda poco della notte dell'omicidio, lo shock le ha confuso la mente, ma sa di aver sentito sua madre avere un alterco con uno sconosciuto e rammenta un nome, Adelina. E adesso che il suo avvocato è riuscito a farla uscire di prigione, Janie non ha dubbi. Deve scoprire cosa è successo, deve dimostrare, soprattutto a sé stessa, di non essere colpevole. Deve diventare la figlia che Marion ha sempre sognato. Adelina è una città dell'Illinois. È lì che Janie deve andare se vuole capire la verità. Una città piccola e sperduta in mezzo alla campagna. Una comunità chiusa che guarda con sospetto e ostilità la nuova arrivata. E che nasconde tutte le risposte che Janie cerca. Non solo sulla morte di Marion, ma anche sulla sua vita e sulla sua vera identità. Mai come adesso Janie sente di conoscere la donna che per prima l'ha tenuta tra le braccia…

Finchè sarò tua figlia di Elizabeth Little (Dear Daughter, 2014)

Traduzione Doriana Comerlati

Garzanti, collana Narratori moderni, pagg. 415, euro 16,40