Con Omicidio senza colpa (2015) la TEA ci propone un nuovo romanzo di Gianni Simoni, un autore che in poco tempo si è conquistato uno stuolo di fedeli lettori.

Questo è il quinto romanzo della serie “Le indagini del commissario Lucchesi” prende l’avvio con il suicidio di un professore in pensione. Apparentemente l’uomo, rimasto vedovo da alcuni anni, si è impiccato con una corda passata nel gancio che sorregge un lampadario e per fare questo è salito sul tavolo, vi ha accumulato molti volume della sua vasta biblioteca per poi lasciarsi cadere.

E’ una operazione complessa che l’uomo non avrebbe mai potuto compiere in quanto da poco tempo si era slogato una caviglia e anche la sua bassa statura non gli avrebbe permesso di fissare la corda. A rendere evidente l’omicidio poi emerge dalla autopsia che l’uomo ha ricevuto un colpo in testa con un qualche attrezzo.

Nel contempo Lucchesi ha notato all’angolo di una strada un ragazzino di circa tredici anni che chiede l’elemosina e capisce che evidentemente è costretto a mendicare e che viene pesantemente punito se non porta abbastanza soldi al “padrone”.

Le indagini per l’omicidio del professore procedono con l’aiuto dei suoi colleghi e della ispettrice Lucia Anticoli che è molto più che una collega.

Le persone sospettate sono molte a partire da una nipote che vive a Monza e che erediterà tutte le proprietà del defunto. La donna è sposata con un commercialista che ha il vizio del gioco e che è pesantemente indebitato, poi c’è anche una ex cameriera licenziata dopo la morte della moglie del professore.

Nello stesso stabile del professore, ma al piano di sotto vive anche una piacente vedova che aveva il compito di preparargli da mangiare. Interrogandola, Lucchesi scopre che dalla casa sono scomparse una serie di antiche tabacchiere e che da un vano nascosto da un quadro sono scomparsi soldi e molte altre carte.

Saranno proprio le tabacchiere a portare il commissario alla soluzione del caso.

Nel contempo del piccolo mendicante se ne è occupata l’ispettrice Claudia Gregori che pur malata riesce a conquistarsi la fiducia del ragazzino.

Come sempre le storie del commissario Lucchesi, figlio di una donna eritrea e di un intaliano, in pratica il primo commissario di colore, sono coinvolgenti e molto interessanti

L’autore:

Gianni Simoni è un ex magistrato, ha condotto quale giudice istruttore indagini in materia di criminalità organizzata, di eversione nera e di terrorismo. Presso la Procura generale milanese ha sostenuto l'accusa nel processo d'appello per l'omicidio Ambrosoli e ha condotto l'inchiesta giudiziaria sulla morte dì Michele Sindona nel carcere di Voghera.

Presso Garzanti ha pubblicato Il caffè di Sindona, in collaborazione con Giuliano Turone. TEA pubblica le sue due serie gialle (entrambe aperte): la prima è ambientata a Brescia e ha per protagonisti l’ex giudice Petri e il commissario Miceli.

La seconda è ambientata a Milano e ha per protagonista l’ispettore Andrea Lucchesi..

la “quarta”:

Un vecchio professore da tempo in pensione, vedovo e solo, viene trovato impiccato nel salotto di casa sua. Una rapida occhiata alla scena è sufficiente al commissario Andrea Lucchesi per intuire che non di suicidio si tratta. Un ragazzino malconcio, l'aria impaurita e lo sguardo sfuggente, è appoggiato al muro di un palazzo del centro di Milano; dietro l'angolo, per terra, un cappellino con qualche moneta. Una visione fugace, un istante, ma Lucchesi subito fiuta qualcosa che non va e mette alcuni dei suoi uomini sulle tracce del piccolo per vederci chiaro. Un'intuizione, un presentimento... quanto basta al commissario per aprire due casi. Due casi all'apparenza molto diversi, ma nel profondo accomunati dal fatto che entrambe le vittime, un vecchio e un bambino, sono esseri soli, privi di ogni affetto, deboli e, per questo, vulnerabili. E quelle in difesa dei deboli sono le battaglie che Lucchesi combatte con più convinzione, con furore quasi. Lui l'ha respirata la solitudine, ha subito l'ostracismo del mondo, conosce la cattiveria degli uomini, e vuole giustizia. Se non per se stesso, almeno per gli altri.

Gianni Simoni, Omicidio senza colpa (2015)

TEA, collana Narrativa TEA, pagg. 241, euro 13,00