Come aveva annunciato, la romana casa editrice Castelvecchi pubblica tutte le indagini del commissario De Vincenzi, personaggio scaturito dalla fervida fantasia dello scrittore italiano Augusto De Angelis.

Infatti proprio lo scorso mese è arrivato nelle librerie il secondo volume dal titolo Le nuove inchieste del commissario De Vincenzi (2014) che contiene altre sue due inchieste. La prima dal titolo La barchetta di cristallo, si svolge come le precedenti a Milano mentre la seconda, dal titolo Il mistero di Cinecittà, si svolge a Roma dove il commissario ha appena preso servizio.

Facciamo presente ai nostri lettori che il primo volume edito sempre da Castelvecchi nel mese di ottobre dello scorso anno aveva come titolo Le inchieste del commissario De Vincenzi e conteneva ben quattro romanzi: Il banchiere assassinato; Il candeliere a sette fiamme; L’albergo delle Tre Rose e infine Il mistero delle tre orchidee.

Come è stato scritto in precedenza il personaggio creato da Augusto De Angelis si muove e agisce nella cupa Milano degli anni trenta. Il commissario è un servitore dello Stato che cerca di fare bene il proprio lavoro. Né poliziotto spaccone nè freddo detective, ma attento indagatore della natura umana, De Vincenzi segue con pazienza la sua pista fino alla risoluzione di ogni caso. E' un eroe dalla grande arguzia e sensibilità, lontano dai cliché della letteratura di genere e calato nella realtà sociale dell'epoca.

Gli episodi proposti in questa edizione sono La barchetta di cristallo e Il mistero di Cinecittà.

Nel primo romanzo tutto inizia e gira intorno a un soprammobile di dubbio gusto e a qualcosa che accomuna la morte di un marchese con quella di un anziano capitano di lungo corso; nel secondo romanzo invece il nostro protagonista è stato trasferito, temporaneamente, a Roma e in questa grande città dovrà indagare su fatti accaduti a Cinecittà, luogo che rappresentava con la celluloide la grandezza dell’impero.

Seguendo con pazienza ogni piccolo dettaglio e approfondendo la conoscenza della realtà sociale che circonda le vittime, il commissario De Vincenzi riesce anche questa volta a venire a capo di casi difficili e intricati.

l’autore:

Augusto De Angelis (Roma, 1888 – Bellagio, 1944). Autore negli anni Trenta e Quaranta del Novecento di numerosi romanzi che hanno per protagonista il commissario Carlo De V incenzi della Squadra mobile di Milano, viene spesso colpito dalla censura fascista, impegnata a far scomparire ogni riferimento al crimine in letteratura. Dal luglio al settembre 1943, scrive vari articoli sulla «Gazzetta del Popolo» che portano al suo arresto con l’accusa di attività antifascista. Uscito di prigione nel 1944, si ritira a vivere a Bellagio, sul lago di Como. In seguito a uno sfortunato incontro con un repubblichino, degenerato in rissa, muore per le violente percosse subite. Castelvecchi ha pubblicato Le inchieste del commissario De Vincenzi e Le nuove inchieste del commissario De Vincenzi.

la quarta:

Un detective colto, un po’ malinconico, fine psicologo e abile nel districarsi tra i misteri di un’Italia su cui pesa la cappa del Regime fascista: il commissario De Vincenzi ha poco a che spartire con i protagonisti della narrativa poliziesca inglese o americana. Eppure, nel rispetto delle regole del genere, l’eroe di Augusto De Angelis riesce sempre a venire a capo dei casi che gli vengono assegnati. Nel primo romanzo di questa raccolta, La barchetta di cristallo, De Vincenzi si trova a indagare tra l’aristocrazia e i bassifondi della sua Milano, sulle tracce di un apparentemente banale soprammobile cinese. Il mistero di Cinecittà vede invece il poliziotto prendere servizio a Roma, dove dovrà seguire la scia di sangue di un assassino seriale. Da queste inchieste – cocktail perfetti di noir, commedia e disincantato realismo – sono stati tratti due episodi della seconda serie televisiva del 1977 interpretata da Paolo Stoppa.

Le nuove inchieste del commissario De Vincenzi di Augusto De Angelis

Castelvecchi, collana Narrativa, pagg. 327, euro 17,50