Lo scorpione d’argento di Fabrizio Di Marco (Rogiosi 2014) è il giallo che tutti i cinefili, amanti del thriller italiano anni Settanta, aspettavano da anni. Un’opera che già dal titolo si presenta come un omaggio ai film di Dario Argento, rievocando temi e atmosfere tipici non solo delle opere del maestro del brivido, ma di un intero decennio della nostra cinematografia (e ormai assurti a veri e propri topos del genere), impiegati da autori come Umberto Lenzi, Armando Crispino, Sergio Martino (solo per menzionarne alcuni), e fondendoli in una trama originale, ricca di suspense e dal ritmo serrato.

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