Attesissimo ritorno del detective della polizia di Toronto William Murdoch, protagonista di una fortunata serie televisiva, Murdoch Mysteries (2008). L’anno scorso la Mondadori ha iniziato a portare anche in Italia la fortunata serie di romanzi di Maureen Jennings, e dopo La scelta di Murdoch (n. 3073), questo mese arriva in edicola Sotto il segno del Drago (Under the Dragon’s Tail, 2005), seconda indagine del personaggio targata Il Giallo Mondadori (n. 3108).

Dalla quarta di copertina:

Dolly Shaw è morta, ma saranno in pochi a dispiacersene. Probabilmente ubriaca, è caduta e ha battuto la testa sul parafuoco del camino. O così pare al detective William Murdoch, chiamato a esaminare il cadavere immerso nel tanfo soffocante della misera abitazione, in un brulicare di mosche. Ultimamente Dolly viveva di espedienti, ma si dice che anni prima ricorressero ai suoi servigi donne di ogni estrazione sociale: donne disperate in cerca di un aiuto discreto per un parto o un aborto clandestino. Mestiere delicato quello della levatrice, nella Toronto vittoriana di fine Ottocento, soprattutto se unito a quello di ricattatrice. Chissà quanti segreti inconfessabili, nell’album in cui prendeva nota di nomi e date e che qualcuno ha portato via. Nessuna meraviglia, perciò, quando si scoprirà che è stata uccisa. Murdoch dovrà allora dare la caccia al colpevole tanto nell’alta società come in ambienti meno eleganti. La moglie di un giudice, una cantante di varietà, ogni cliente della vittima finirà sulla sua lista, nella speranza di trovare presto la soluzione. Perché ciò che è nato dalla violenza genera altra violenza.

Ecco l’incipit:

La donna era in travaglio dal pomeriggio precedente e stava ormai quasi per partorire. All’inizio aveva gridato a ogni contrazione, e il vento della notte gelida aveva sospinto giù per la collina quelle urla che si erano poi disperse sui campi ghiacciati. Ora, con l’avvicinarsi dell’alba, lei si limitava a gemere, spossata. Dolly Merishaw, la levatrice, si era accovacciata accanto al lettino per esaminare la paziente.

— È ora di sgravarsi, signora mia. Tieniti forte a questo coso e tira più forte che puoi. Contemporaneamente devi fare lo stesso movimento che faresti sul vaso da notte, cioè spingere. Ecco. Spingi. E ora di nuovo.

All’improvviso, dall’utero della donna uscì un fiotto di fluidi e di sangue e lei lanciò un urlo, tirando disperatamente l’asciugamano che era stato legato al montante del letto. Venne sopraffatta da ondate di una potenza così primitiva da toglierle il fiato. Il suo ano e le sue parti intime si gonfiarono e lei gridò di nuovo, certa che ormai si sarebbe spaccata in due.

— Si vede già la creaturina: ci siamo quasi — disse Dolly. Quelle parole ebbero un effetto calmante, ma i pensieri della levatrice erano colmi di malizia. “So cosa sta succedendo, mia bella signora. Tu speri tanto che muoia, di modo che nessuno sappia mai niente. Ma invece vivrà, sta’ tranquilla. E io so. So tutto del tuo peccato.”

Nata a Birmingham nel 1939, Maureen Jennings è emigrata con la madre in Canada a diciassette anni. Il romanzo Sotto il segno del Drago fa parte di un ciclo ambientato alla fine dell’Ottocento e incentrato sull’investigatore della polizia di Toronto William Murdoch, poi protagonista di una fortunata serie televisiva.

Sotto il segno del Drago di Maureen Jennings (Il Giallo Mondadori n. 3108), 210 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Marilena Caselli