Mentre ancora milioni di lettori piangono la scomparsa di Gérard de Villiers, Segretissimo SAS inizia un nuovo anno con una grande ristampa: Vedi Malta e poi muori (Voir Malte et mourir, 1979), 54ª avventura del Principe delle Spie.

Per saperne di più sulla “vita italiana” di questo romanzo, si rimanda alla scheda degli Archivi di Uruk dedicata a Malko Linge.

        

Dalla quarta di copertina:

Quando il cadavere di John Fitzpatrick viene ripescato al largo di La Valletta, sono ben visibili i segni di una morte atroce. A Malta, Fitzpatrick stava collaborando con la CIA per una missione molto delicata: recuperare da un banchiere i documenti comprovanti che la Libia sta tramando per mettere le mani sulle risorse petrolifere locali. Come se non bastasse, nel frattempo il banchiere è scomparso con il suo dossier esplosivo. Si sta nascondendo? Oppure i sicari libici hanno già tolto di mezzo anche lui? Per scoprirlo, l’Agenzia decide di calare subito l’asso inviando sul posto Sua Altezza Serenissima Malko Linge. Niente di meglio di un agente “nero” per intervenire senza clamori nelle questioni interne di un paese sovrano. Qualcuno che, di fronte ad avversari spietati e disposti a tutto, sia pronto a togliersi i guanti e colpire duro. Un invito a nozze, per il Principe delle Spie.

        

Ecco un estratto:

Malko cercò di tirarsi su il morale guardando l’azzurro del cielo attraverso la finestra..

Da poche ore aveva lasciato il freddo e la neve. A Vienna si battevano i denti, e Krisantem aveva rischiato una decina di volte di finire in un fosso con la Rolls, a causa del fondo stradale ghiacciato, mentre accompagnava Malko all’aeroporto. Al castello di Liezen regnava una temperatura che, anche se stimolante, era decisamente polare [...].

Malko era rimasto un po’ deluso arrivando all’aeroporto, grazioso ma di stile arabo. Sembrava di essere già nell’Africa del Nord, a causa dei cactus, della totale assenza di vegetazione, di piccoli agglomerati circondati da muri di pietra a secco. Ma dietro i muri sorgevano villette nel più puro stile inglese, e le strade strette erano invase da piccole e vecchie Morris che si trascinavano a trenta all’ora. La Valletta, capitale dell’isola, quella che i cavalieri dell’Ordine avevano soprannominato “la più umile”, era un vero capolavoro dell’arte barocca e assomigliava a un quartiere di Napoli circondato da fortificazioni massicce e strane che dominavano il Mediterraneo come la prua di una nave.

Nei pressi, sorgeva Floriana, dove aveva sede l’ambasciata statunitense; era separata da La Valletta da una lunga strada rettilinea, Anne Street, e rievocava le città italiane con i suoi vecchi edifici dalla tinta ocra un po’ sbiadita e i portici bui. Modestamente, l’ambasciata occupava solo il terzo piano di un vecchio caseggiato, non lontano dal comando della polizia maltese

      

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e de Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

       

Vedi Malta e poi muori di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 73), 196 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Mario Morelli