Quando cala la notte…

Spirito Noir Collection di AA. VV., Salani 2013.

Non sto a farla lunga. Lo dico subito. Sei racconti. Belli, che suscitano interrogativi e a volte commuovono. Prefazione di Piero Colaprico dove ogni notte noir sa come muoversi ma non sono adatte a tutti, alcuni “si sentono superiori al sangue e alle pallottole”, altri trepidano, invece, al primo apparire delle ombre.

Butto giù a braccio. Un tu per tu dello scrittore con se stesso, “l’Io e l’Altro Me”, uniti all’inizio, in sintonia con l’illusione di cambiare il mondo, poi il distacco quando arriva il successo- i ricordi di un boia, la scia di sangue e di morte, l’ultimo atto della sua vita inutile- uno scrittore, il suo racconto spedito ad un concorso, la storia di un omicidio, troppo vera, troppo particolareggiata per essere frutto di fantasia...- insonnia, difficile dormire, una situazione drammatica, madre abbandonata con il figlio sfruttato dal caporalato (ah, se fosse ricco! continuo ritornello), una rapina, però, può mettere le cose a posto, se non ci fosse l’incontro con una prostituta…- il dubbio dell’ispettore, sarà stata la figlia ad uccidere quel tizio?, gli indizi lo dimostrerebbero, arriva la crisi…- tutto è stato studiato alla perfezione, l’orario, il percorso, basta seguirlo per far fuori il bastardo, ma la notte, la notte può riservare sorprese.

La notte, dunque, il sogno, lo spunto sociale del momento, uno sguardo al passato e la domanda che è sempre la stessa sulla fine della vita, l’imprevisto che stravolge il piano costruito, le due anime che convivono in noi, le mostruosità dell’assassino, quello che sembra e quello che è, il dubbio che assilla. La scrittura che scivola via pulita ed efficace senza tante smancerie.