La notte dell’Aquila (The Eagle Has Landed, 1976), un grande film di spionaggio bellico tratto da un romanzo di Jack Higgins (Mondadori 1976) che di questo particolare filone è maestro. Dirige John Sturges con sobrietà e vigore.

Michael Caine (sempre elegantissimo con qualsiasi uniforme) è il colonnello Steiner dell’esercito tedesco. Di ritorno dal fronte russo con la sua pattuglia di fedelissimi rischia la vita per salvare una ragazzina dalle truci SS. Non solo non ci riesce ma, per punizione, viene mandato in un’isoletta dell’Atlantico a svolgere missioni suicide con i suoi uomini. Quasi la corte marziale e un’aspettativa di vita di pochi mesi. Però con poche scene stabiliamo subito che, pur tedesco, non è un nazista. Così come il co-protagonista Donald Sutherland, patriota dell’IRA collaborazionista dei tedeschi nella speranza di un’Irlanda libera e unita, non è un traditore.

            

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