Arrivano in edicola i due Classici del Giallo Mondadori di aprile, e subito troviamo una graditissima sorpresa: dopo 54 anni di assenza, viene finalmente ristampato Cinque strade per il delitto (Five Roundabouts to Heaven, 1953) di John Bingham, apparso nelle edicole italiane per la prima (e unica) volta nella serie “I Romanzi del Corriere” n. 50 (1959), con il titolo Cinque strade.

         

Dalla quarta di copertina:

Io sono sempre stato migliore di Philip Bartels, in tutto. Incidentalmente, sono un assassino. O meglio, sono uno che ha commesso impunemente il suo delitto sotto gli occhi di un funzionario di polizia. Ma questo nulla toglie al valore della mia testimonianza. Philip Bartels era un enigma per tutti, tranne che per me. Io sono l’unico in grado di ricostruire fin nei minimi dettagli i fatti in cui è stato coinvolto, perché conoscevo bene tutti i protagonisti della vicenda. E poi ventotto anni sono un tempo sufficiente per riuscire quasi a leggere nella mente di una persona. Io ci sono riuscito, con lui. So come e cosa pensava. C’è un solo mistero che mi ha sempre sconcertato: per quale motivo Philip Bartels abbia fatto quello che ha fatto. Finché non l’ho scoperto.

        

John Bingham (1908-1988), inglese, esordisce come autore di detective novels nel 1952 con Mi chiamo Michael Sibley. A questo romanzo, narrativamente innovativo e insolitamente crudo per l’epoca nel rappresentare i metodi investigativi della polizia, ha fatto seguire numerosi altri titoli, tra i quali anche thriller e spy story. Durante la Seconda guerra mondiale ha lavorato nel controspionaggio britannico, e a lui si è ispirato John le Carré per il personaggio di George Smiley.

         

All’interno, il racconto L’imbrattatele di Pietrasanta di Marco Phillip Massai.

          

Molto più numerose invece le ristampe di Un paio di scarpe (The Dutch Shoe Mystery, 1931), avventura del celeberrimo Ellery Queen. Lo stesso era dal 1985 che latitava dalle edicole italiane, quindi è un piacere ritrovarlo ne I Classici del Giallo Mondadori n. 1321.

       

Dalla quarta di copertina:

A Ellery Queen non piace l’idea di assistere per la prima volta in vita sua a un intervento chirurgico. Lui non sopporta la vista del sangue. E tuttavia se a chiederglielo è un amico, il direttore medico del Dutch Memorial Hospital di New York, come rifiutarsi? Nella sala operatoria, qualche metro più in basso, lo staff attende l’arrivo della paziente: Abigail Doorn, eccentrica milionaria fondatrice dell’ospedale, entrata in coma diabetico. Ma quando la donna viene trasferita dalla lettiga sul tavolo operatorio, è chiaro che qualcosa non va. Il suo corpo è troppo freddo. Mortalmente freddo. E il filo metallico con cui è stata strangolata non depone a favore di un decesso per cause naturali. Ora Ellery si ritrova per le mani un caso di omicidio e, come indizio, un paio di scarpe con un laccio strappato. Per la prima volta, potrebbe perdere la sfida che una mente diabolica gli ha lanciato.

            

Dalla Prefazione di J.J. McC.

Il romanzo che state per leggere è la terza avventura di Richard ed Ellery Queen che viene presentata al pubblico. E per la terza volta io mi ritrovo incaricato di stendere qualcosa di simile a un’introduzione. Sembra che i miei faticosi contributi in veste di oracolo ai precedenti romanzi di Ellery Queen non abbiano scoraggiato né l’editore di Ellery né quest’ultimo signore. Ellery sostiene anzi molto seriamente che questa è la mia ricompensa per aver organizzato la pubblicazione delle sue memorie romanzate. Ma dal suo tono sospetto che per “ricompensa” intendesse dire “punizione”!

         

Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama sia come autore di mystery, contraddistinti dalla raffinata elaborazione dei meccanismi narrativi e dallo sperimentalismo della scrittura, sia come curatore di riviste e antologie, attraverso il recupero di opere del passato e la promozione di nuovi talenti.

         

Cinque strade per il delitto di John Bingham (I Classici del Giallo Mondadori n. 1320), 182 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Sergio Ugolini

          

Un paio di scarpe di Ellery Queen (I Classici del Giallo Mondadori n. 1321), 238 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Gianni Montanari