Fin da ragazzina, Danishka Esterhazy - oggi affermata regista - ha mostrato la sua inclinazione alla scrittura e alla regia, passione che l’ha portata a studiare al Canadian Film Centre,  la celebre scuola di cinema fondata da Norman Jewison. Dopo aver scritto e diretto svariati cortometraggi (tra cui  "The Snow Queen" per il quale ha vinto il  National Screen Institute's Drama Prize), Danishka ha dato una svolta alla sua carriera, realizzando il suo primo lungometraggio, Black Field, un  thriller dark/gotico ambientato nel Canada rurale 19° secolo.

Black Field vede protagonisti le giovani sorelle Maggie (Sara Canning) e Rose (Ferron Guerreiro) McGregor, la cui vita viene stravolta quando l’affascinante e misterioso David Latouche (Mathieu Bourguet) arriva alla loro isolata fattoria e rifiuta di andarsene.

In questa intervista esclusiva, Danishka Esterhazy ci racconta di come hai iniziato la sua carriera di regista e di cosa l’ha spinta a realizzare Black Field, soffermandosi sui punti di forza del film e sugli ostacoli che ha dovuto superare per vedere finalmente la sua storia prendere vita.

Danishka Esterhazy (foto di Rebecca Sandulak)
Danishka Esterhazy (foto di Rebecca Sandulak)

Sei una regista, sceneggiatrice e produttrice … Quale di questi ruoli preferisci? E perché?

Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere, perché, per me, questi ruoli sono tutti profondamente intrecciati. In ogni fase della creazione di un film (scrittura, regia e montaggio), ho la possibilità di raccontare la mia storia. E la storia cambia in ciascuna di queste fasi. Ma ho cominciato a fare questo lavoro come regista quindi penso che sia quello il ruolo che mi coinvolge in modo più forte.

Come hai iniziato questa carriera?

Come molti filmmaker, ho iniziato facendo video amatoriali. Semplici cortometraggi con videocamere non professionali. Ma credo che il mio desiderio di raccontare storie sia iniziato molto prima. Da adolescente, scrivevo racconti fantasy con un gruppo di miei amici. Penso che sia allora che sono diventata una regista - anche se ancora non lo sapevo!

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

Uno dei tuoi film più famosi ed apprezzati è Black Field. Che cosa ci può dire di questo?

Black Field è stato il mio primo lungometraggio. E 'stata un'esperienza incredibile per me - iniziare a lavorare a film in formato lungo. Dopo aver fatto cortometraggi per una decina d'anni sono stata  finalmente in grado di girare Black Field. E 'stato incredibile vedere la mia storia prendere vita.

Come è nata l'idea di questo film?

Black Field è stato ispirato dal mio amore per i romanzi scritti dalle sorelle Brontë. Romanzi come Jane Eyre, Cime tempestose e L'inquilino di Wildfell Hall. Quando ho letto i romanzi da ragazzina, ho sempre immaginato che le storie fossero ambientate nel posto in cui sono cresciuta - le praterie canadesi. Così, quando ho scritto Black Field, ho cercato di cogliere il romanticismo gotico di un romanzo Brontë - ma ambientato a Manitoba.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

Prima di Black Field, hai fatto solo cortometraggi. Quindi immagino che questa sia stata una grande sfida per te. Quali sono stati i principali ostacoli che hai dovuto superare?

E 'stata davvero una grande sfida. La maggior parte dei miei cortometraggi sono stati girati in 1, massimo 5 giorni. Black Field è stato girato in 20 giorni e ci sono stati momenti difficili. Abbiamo girato in campi isolati, in piena prateria - esposti alle intemperie. Il fango era profondo e difficile da attraversare. Le temperature di notte erano molto basse. Mi resi conto che dovevo dare il 100% o non sarei resistita abbastanza a lungo per completarlo. Al di fuori delle riprese, tutto quello che ho fatto è stato dormire!

Ti aspettavi che riscuotesse tante lodi da parte della critica?

Sono rimasta molto soddisfatta della risposta critica. E sono stata molto felice che la nostra protagonista, Sara Canning, abbia ricevuto tante lodi. Ha ricevuto il premio per la Miglior performance al Women in Film Festival di Vancouver.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

Uno dei punti di forza del film è la location. È stato girato in un posto meraviglioso e suggestivo. Pensi che questo abbia avuto una grande influenza sul risultato?

Le praterie di Manitoba hanno ispirato gran parte del mio lavoro. Il paesaggio può sembrare sterile e vuoto - ma ha anche un suo fascino. Io scrivo storie che abbracciano quel paesaggio. Ho anche scelto il periodo dell'anno con molta attenzione in modo che il tempo e la stagione riflettessero le lotte interne dei miei personaggi.

Ma l'aspetto più importante per il successo di un film è la comprensione, la fiducia con gli attori, non è vero? Avete avuto una buona intesa sul set?

Ho un grande rispetto per gli attori. Lavorare con gli attori è una delle cose che preferisco dell’essere una regista. Cerco di creare un ambiente sul set in cui gli attori si sentono a loro agio e dove possano dare il loro contributo artistico al processo di narrazione.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

So che avevi un’idea precisa di come doveva essere il personaggio Maggie McGregor, e Sara Canning non rifletteva quest’'idea del tutto. Ma poi hai cambiato idea, è così?

Io tendo a essere molto attenta durante tutto il processo di audizione. Non mi focalizzo su un attore fino a quando non sono assolutamente sicura che sia la scelta giusta per quel ruolo. I miei produttori avevano suggerito Sara Canning quasi subito - perché avevano già lavorato con lei prima. Ma non ho preso una decisione fino a che non ho visto tutte le audizioni. Quindi, abbiamo visto molte attrici per il ruolo di Maggie - ma i miei produttori avevano ragione! Sara era la scelta perfetta.

Cambiare idea su come dovrebbe essere un personaggio, una scena, ecc.. è qualcosa di molto comune?

Mi capita di cambiare idea su personaggi e scene? Assolutamente. Io so quello che voglio - ma cerco sempre di essere aperta alla collaborazione e a nuove opportunità creative. Penso che un bravo regista debba sempre tenere gli occhi aperti per casi come questi.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

Preferisci la fase di pre-o post-produzione?

La mia fase preferita è sicuramente quella delle riprese. Durante la pre-produzione, sono spesso molto ansiosa. Tante cose potrebbero andare male! Durante la post-produzione, sono spesso frustrata. Perché voglio finire il film e farlo vedere al nostro pubblico. Ma durante riprese ho la possibilità di lavorare con i miei attori e la mia troupe. Il che è fantastico. E 'il posto migliore al mondo.

Hai qualche consiglio da dare a chi vorrebbe intraprendere la carriera del regista?

Segui i tuoi sogni. E cerca di raccontare una storia che solo tu potresti raccontare.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

E per finire... dai ai nostri lettori una buona ragione per guardare Black Field?

Penso che la chimica tra i due attori principali, Sara Canning e Mathieu Bourguet, sia meravigliosa. Black Field è un thriller gotico. Quindi, dovrebbe far battere il cuore e causare sofferenza allo stesso tempo.

Leggendo le parole di Danishka non si può non cogliere l’entusiasmo e la passione che ha messo nella realizzazione di questo film, che come abbiamo già accennato in precedenza, ha vinto numerosi premi tra cui il Best Feature Drama al Vancouver Women in Film Festival e il Best Canadian Feature al Female Eye Film Festival.

Black Field (foto di Rebecca Sandulak)
Black Field (foto di Rebecca Sandulak)

Black Field è una storia di passione, tradimenti e conflitti interiori che lascia lo spettatore con una nota agrodolce, come ogni film thriller gotico che si rispetti dovrebbe saper fare. Ora, sperando che questa intervista abbia stuzzicando almeno un pò la vostra curiosità, vi lascio al trailer del film:

http://www.youtube.com/watch?v=sSsdgVGDJ2k

Black Field è distribuito in DVD dal Winnipeg Film Group

http://www.winnipegfilmgroup.com/

e può essere visto in streaming sul sito Indiemondo (in lingua inglese).

https://winnipegfilmgroup.merchantsecure.com/store/product.aspx?id=2b3833b0-6401-4319-8134-6cfa3d1db3db

http://indiemondo.com/black-field/

Tutte le foto che vedete nel corpo dell’articolo sono state realizzate da Rebecca Sandulak.

Ringrazio Danishka Esterhazy per essere stata così disponibile nel rispondere alle mie domande e averci messo a disposizione alcune foto dal set mai pubblicate prima.