Inutile negarlo, James Bond 007 ha avuto un’influenza fondamentale sulla formazione del mio immaginario e sulla creazione del mio lavoro narrativo. Se scrivo principalmente spy story lo devo a 007.

Questo senza rinnegare influenze a volte anche molto differenti che hanno fatto sì che Il Professionista sia, nel suo genere, un personaggio con caratteristiche uniche e anche diverse da quelle del modello di Ian Fleming. E, ricordiamolo, Chance Renard non sarebbe il personaggio che è senza tutto l’apparato letterario e iconografico legato a Segretissimo.

Per la verità nei primi anni ’70 ho letto molti più Segretissimi che romanzi di Fleming, però a livello di struttura e immagini Bond ha rappresentato sempre un modello primario. Sinceramente è al Bond cinematografico più che a quello letterario che sto pensando.

   

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