Splendido esempio di come non servano roboanti azioni, effetti speciali ed esplosioni pirotecniche per confezionare un ottimo thriller e regalare agli spettatori una buona visione. Trespass è un film quasi minimo, un “thriller da camera” che però tiene con il fiato sospeso fino all’ultima scena.

Il regista Joel Schumacher è ormai una colonna portante del thriller statunitense e anche in questo film del 2011 - recentemente uscito in home video in Italia - conferma il suo fiuto per una buona storia, oltre che a una buona dose di azzardo. Affidarsi ad uno sceneggiatore esordiente è sempre un rischio, eppure la sceneggiatura di Karl Gajdusek deve aver convinto da subito produttori e regista ad impegnarsi, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

  

Kyle e Sarah Miller sono una coppia di ricconi con problemi da ricconi. Tutto cambia quando un gruppo di malviventi fa irruzione in casa e vuole svaligiare la cassaforte dei Miller: quando Kyle rifiuta ad ogni costo di aprirla, si capisce che la situazione degenererà, ma anche che forse i Miller nascondono qualcosa sotto la patina di vita agiata.

   

Qualche atmosfera, diciamocelo, è presa dal geniale romanzo L’ostaggio (Hostage, 2001) di Robert Crais, ma non stona affatto visto che poi si cambia ben presto direzione di marcia.

L’azione è serrata pur nella ristrettezza di location - tutto il film è girato nella casa dei Miller - ed è possibile solo grazie ad una sceneggiatura ben scritta e convincente. Colpi di scena e risvolti inaspettati danno molto più gusto delle solite scene d’inseguimento ed esplosioni varie.

Nicolas Cage sta decisamente andando in sovrimpressione, inondando gli schermi con fiumi di personaggi diversi - forse cercando di sopperire alla qualità con la quantità - ma qui è abbastanza in parte e si lascia vedere.

Un film davvero imperdibile per chi preferisca una sceneggiatura esplosiva ai fuochi d’artificio.

Extra

Making of - Trailer originale