"Esiste una nuova genìa di autori che ha sviluppato

un nuovo linguaggio del noir: meticcio, contaminato, bastardo.

Svelano una letteratura diversa, che taglia i generi, abbatte gli steccati

ed estrae dall’arte del narrare formule velenose e sanguinarie.

Romanzi dark eppure sgargianti nei colori

trame agili come lame di coltello

pronte a danzare sul confine sottile che corre

fra romanzo, fumetto, sceneggiatura e storyboard.

Qualità narrativa, profondità nel tratteggiare i caratteri dei personaggi,

ritmo sincopato, azione adrenalinica e parossismo visivo, trame a orologeria.

Sono storie che rappresentano la spina dorsale di una

nuova grande letteratura popolare".

I titoli sono diversi e tutti tosti, schegge che preannunciano trame a ritmi serrati. La cifra degli autori reclutati, pur essendo uniti da una comunione d'intenti, hard boiled, noir, thriller, come ha dichiarato il direttore BD Marco Schiavone «oscilla tra i toni guasconi alla Mike Hammer alle suggestioni di epica norrena, da dialoghi sopra le righe Marvel style alle inquietudini più intime e spietate. Queste commistioni fumettistiche e cinematografiche rendono questi romanzi straordinariamente variegati, appetibili per il lettore più esigente come per chi ha bisogno di azione sfrenata». Così dai primissimi Sinfonia di piombo di Victor Gischler - romanzo cinematografico rapido, iperviolento, con modulazioni pop non esenti da lirismo - e I fuochi del Nord di Derek Nikitas (la storia cruda e a tratti onirica della spirale di violenza che lega il destino di tre donne), si passa agli ultimi L’impiccato di Russel D Mclean e Dietro le sbarre di Allan Guthrie. Al Salone del libro di Torino abbiamo avuto la fortuna di prendere ben quattro piccioni con una fava: gli autori Victor Gischler e Allan Guthrie, in compagnia del direttore di Revolver, Matteo Strukul, scrittore padre del personaggio letterario di Mila, e del celebre traduttore Marco Piva Dittrich.

Qui il video con l’intervista:

www.youtube.com/watch?v=NbyHuu4cTXA&feature=youtu.be