Prima dell’esordio nel 2000, insignito del Premio Tedeschi, Giulio Leoni ha viaggiato in ogni continente dello scibile umano. Da quella data al suo ricco curriculum ha aggiunto anche “autore di thriller”, spesso a sfondo storico con divertite spruzzate di magico.

Abbiamo incontrato l’irresistibile autore della tetralogia di “Dante Alighieri indaga” e di tanti altri romanzi che spaziano in più generi (dall’infanzia al fantasy), per conoscerlo meglio.

              

Chi è Giulio Leoni e cos’ha fatto prima di esplodere in campo letterario nel 2000?

Diavolo, non mi sento ancora pronto per stendere un’autobiografia! Mi vengono in mente più le cose che non ho (ancora) fatto, di quelle che ho fatto. Di queste ultime te ne dico una, cui attribuisco grande importanza ai fini dell’attività narrativa: nonostante la mia laurea in lettere e filosofia (o forse proprio per quella), per molti anni mi sono occupato di organizzazione aziendale. Questo mi ha costretto ad avvicinarmi a una gamma di discipline legate al mondo dell’impresa, dalla teoria dei sistemi a quella della comunicazione, dalla sociologia del lavoro all’informatica, dalla semiotica a rudimenti di economia e diritto, insomma a cercare di capire perché gli uomini e le donne veri compiono o non compiono determinate azioni e come e perché. Naturalmente non ci sono affatto riuscito, ma il tentativo fatto mi è stato poi utile quando ho cominciato a raccontare di donne e uomini inventati.

               

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