Abbiamo incontrato Fabio Novel, collaboratore di ThrillerMagazine ed autore del recente racconto western noir in eBook L’uomo che uccise Texas Jones (MilanoNera 2012).

            

Ciao, Fabio...

Innanzitutto, grazie a te Lucius e a ThrillerMagazine per l’opportunità di questa intervista. È stimolante avere l’occasione di calarmi ogni tanto nei panni dell’intervistato, piuttosto che dell’intervistatore.

                

La prima domanda è d’obbligo: può un western essere anche un noir?

Assolutamente. E non sono stato certo io (purtroppo!) a dimostrarlo.

I contorni del noir sono sfumati, e quindi a volte dibattuti, ma sulla sua essenza non credo ci siano grandi dubbi. Nel grande mare della crime fiction (o, all’italiana, del giallo), semplificando al massimo, il noir si distingue per avere l’uomo e la realtà in cui è inserito in posizione di preminenza nell’economia del testo. È su questi due elementi che lo scrittore noir pone l’accento della sua riflessione, piuttosto che sul caso da risolvere come nel mistery classico. In quest’ottica, i protagonisti sono di solito problematici, alla deriva, spesso criminali, sempre calati in realtà difficili e realistiche, e in vicende amare.

Partendo da questo presupposto, trovi che l’Old West, inteso sia come epoca storica che come epopea (in parte immaginaria) che ne deriva, possa offrire figure e scenari adatti?

Domanda retorica, ovviamente.

Insomma: una bella fetta di storie western sinora raccontate (dalla narrativa, dal cinema e dai fumetti), se ci pensi su, presentano alcune/tutte le caratteristiche proprie del noir, solo che lo scenario innesca automatismi, e la prima etichetta che viene piazzata è un’altra. La dizione western noir è comunque d’uso, anche se forse poco utilizzata in Italia.

 

Per continuare l’intervista, ecco il link: rubriche/12203