E’ in libreria Perdute (Lost Girls, 2008) dello scrittore americano George D. Shuman. E’ la terza avventura di Sherry Moore, una ragazza cieca dalla nascita ma con una dote veramente unica: toccando una persona morta riesce a “vedere” i suoi ultimi 30 secondi di vita.

Su questa protagonista veramente interessante l’autore ha scritto una serie composta, sino ad oggi, dai seguenti titoli: 

1. 18 Seconds (2006) - 18 secondi

2. Last Breath (2007) - L’ultimo respiro

3. Lost Girls (2008) - Perdute

4. Second Sight (2009) - inedito 

In questa terza avventura Sherry Moon, che come abbiamo scritto è una trovatella, cieca dalla nascita ma con il dono di poter “vedere”, semplicemente toccando il corpo di una persona morta, i suoi  ultimi 30 secondi di vita.

Per questa sua abilità Sherry lavora come consulente per la polizia, aiutando gli investigatori a risolvere casi intricati e di difficile risoluzione.

Questa volta, toccando il corpo di un alpinista morto, nella speranza di capire che fine hanno fatto altri tre escursionisti, sherry ha una visione a dir poco inquietante: visioni di torture e di stupri in un luogo non ben definito dei Caraibi, forse ad Haiti agisce una rete di trafficanti di esseri umani e molte ragazze sono rapite per fini innominabili.

Sherry si trova a lavorare al di fuori del suo ambiente, a stretto contatto con l’Interpol i cui agenti non credono che lei possa avere il dono di vedere oltre la morte, ma la ragazza scoprirà molte cose, alcune davvero inaspettate.

L’autore ha lavorato per venti anni nella polizia di Washington D. C., percorrendo tutta una serie di tappe nel suo interno: prima come detective della sezione narcotici era anche infiltrato nelle organizzazioni criminali, poi sergente nello speciale settore degli affari interni della divisione, quindi comandante dell’Accademia di Polizia metropolitana e infine comandante della divisione Affari Interni.

Attualmente vive tra la Pennsylvania e il North Carolina. Il  suo romanzo 18 secondi ha avuto un successo clamoroso ed è stato tradotto in 19 lingue vincendo vari premi.

un brano:

«Scalare il fianco del Denali era stato per Sherry incredibile. Eppure non riusciva a godersi quell'esperienza, quel momento, senza pensare alla sua visione: donne segregate all'interno di un castello nella giungla. Era impossibile lasciare i ricordi di Sergio Mendoza su quella montagna. Era ormai un'ossessione. Quelle donne non le avrebbero dato pace finché non fosse andata a cercarle. E aveva il terrore di scoprire a cosa questo l'avrebbe portata.»

la quarta: 

Coinvolta nel tentativo di salvare alcuni escursionisti in difficoltà sul monte Denali, in Alaska, Sherry Moore «vede», toccando la mano di uno scalatore morto assiderato, un’immagine inquietante e del tutto inattesa: alcune ragazze stuprate e torturate in un castello immerso nella giungla. Tormentata da questa orribile visione, sente il dovere di indagare. Scoprirà le prove di un traffico di giovani donne – americane ed est-europee – costrette allo schiavismo sessuale nei Caraibi. Per la prima volta si troverà a lavorare a stretto contatto con l’Interpol, e dovrà affrontare lo scetticismo che circonda lei e il suo «dono». Solo con straordinaria caparbietà – e grazie al fondamentale aiuto di Carol Bishop, madre di una delle ragazze scomparse – riuscirà a orientarsi in questo torbido paesaggio di violenza e sfruttamento. In un crescendo emozionante, le due donne percorreranno tutte le isole dei Caraibi – dalla Giamaica a Santo Domingo – e conosceranno il lato infernale di un mondo a cui spesso, superficialmente, pensiamo come un paradiso.

Perdute di George D. Shuman (Lost Girls, 2008)

Traduzione Enrica Budetta

Baldini Castoldi Dalai editore, collana Romanzi e racconti 533, pagg. 275, euro 19,50