C’era il bisogno di un altro Conan? Chi risponde di sì a questa domanda, chi lo fa “per le nuove generazioni” (evidentemente troppo pigre per guardarsi i film già esistenti sul Cimmero o per leggersi il fiume infinito di testi letterari e a fumetti sul personaggio), chi lo fa per svecchiare un personaggio che in realtà non è mai stato vecchio, per tutti quanti c’è bisogno di un’intervista barbarica con chi Conan e i suoi autori li ha studiati bene.

Parafrasando il latino Publio Terenzio Afro, niente del mondo fantastico è alieno a Michele Tetro. Saggista, narratore, giornalista, critico appassionato e molto altro ancora, nel 2004 ha pubblicato per Falsopiano il saggio Conan il  barbaro. L’epica di John Milius, un testo illuminante che analizza ogni aspetto della saga del celebre Cimmero, dalla concezione del suo autore Robert E. Howard a quella del primo cineasta ad interessarsene, John Milius.

L’abbiamo coinvolto in un’intervista “talebana” (seguendo l’epiteto più volte riferito al Tetro), in un commento libero e barbarico su un argomento che accende gli animi ma di cui poi, alla fin fine, non si giunge mai a capo.

Per conoscere la vera intervista barbarica (non me ne voglia Daria Bignardi), seguite il link cimmero: rubriche/11448/