Mi mancava di condurre un Terzo Grado nonostante tanti anni di polizia giudiziaria sulle spalle ed è stata un’esperienza interessante. A scanso di equivoci mi riferisco alla sezione del Festival dedicata ai “poliziotti e magistrati scrittori in giallo” tenutosi a Grado (GO) il 3 ottobre 2010 e non all’interrogatorio di polizia condotto con metodi violenti.  

Ed ero lì perché anch’io mi cimento nello scrivere romanzi polizieschi ma soprattutto perché vivo e lavoro a Trieste, una città che da Grado dista un tiro di schioppo.  

Accanto a me c’erano Ansoino Andreassi (Roma), prefetto in pensione, ex vice capo della polizia, esperto di antiterrorismo, autore di Voglio vivere così (Stampa Alternativa 2010). Antonietta Lombardozzi (Torino), direttore tecnico della polizia scientifica, coautrice de Il colpevole è Maigret (Zedde 2008). Maurizio Matrone (Piacenza), ex poliziotto, saggista, sceneggiatore, autore di numerosi romanzi tra cui Fiato di sbirro (Hobby & Work 1998) e Il commissario incantato (Marcos y Marcos 2008). Alessandro Maurizi (Viterbo), sovrintendente di polizia autore de L’ultima indagine (Il filo 2009) e il magistrato Piervalerio Reinotti (Trieste), giudice di Corte d’Appello, autore di Rito alternativo (Edizioni della Laguna 2001) e D’improvviso (Edizioni della Laguna 2007).

Nella splendida cornice del lido di Grado, in un tiepido pomeriggio domenicale, ho rivolto a loro alcune domande cercando di soddisfare la curiosità del folto pubblico presente dopo aver fornito alcune informazioni sul fenomeno letterario dei poliziotti che scrivono detective stories.

continua...

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