Una eccezionale truffa informatica in grado di sbancare il jackpot fantamiliardario del Superenalotto, creando a posteriori una schedina vincente da inserire nel sistema di estrazione. Questo l'originale e fatidico spunto del nuovo giallo di Ugo Moriano A Sanremo si gioca sporco (ed. Frilli), che con il suo autore sarà il tema del primo appuntamento di Leggere d'Estate 2010, la rassegna letteraria allestita dal Comune di Imperia alla Marina di Porto Maurizio. Mercoledì 21 luglio alle 21.30 nell'evocativo scenario della Palazzina Liberty sulla banchina Medaglie d'Oro l'incontro offerto con ingresso libero e moderato da Marco Vallarino porterà alla ribalta la terza e sicuramente più brillante incursione dell'autore imperiese nel mondo del mistero e dell'intrigo. Strutturato come un mystery vecchio stile con una caccia all'assassino all'insegna della suspense e dei colpi di scena, il romanzo di Moriano è un'opera corale i cui tanti, caratteristici personaggi decidono di provare a risollevare le proprie drammatiche condizioni economiche partecipando a un colpo apparentemente impossibile, ma che alla fine rende tutti ricchi sfondati. Al momento di riscuotere la vincita però gli autori della giocata inizieranno a scomparire misteriosamente, barbaramente uccisi da un serial killer armato di fiocina, apparentemente inarrestabile. L'incontro è supportato dalla Libreria Ragazzi, che mette a disposizione del pubblico i libri dell'autore.

Come ti è venuta l'idea per scrivere questo romanzo?

L'idea mi è venuta in ufficio. Durante la pausa caffè, un collega si è affacciato alla porta del mio ufficio e ha chiesto a me e alla mia collega che era in quel momento presente se volevamo partecipare a un sistema di gruppo. Otto avevano già accettato e se avessimo partecipato pure noi il gruppo sarebbe stato completo. Alla domanda: «Chi sono gli altri partecipanti?» lui scherzando ha detto: «È un segreto». A quel punto è arrivata l'idea di un gruppo di persone che partecipano a una giocata senza conoscersi tra loro. Il resto è la trama del libro.

Com'è il tuo rapporto con il Superenalotto e il gioco più in generale: scommesse, casinò, partite a carte.

Non sono un grande giocatore. Giocavo saltuariamente al Superenalotto (ora gioco i sei numeri scritti nel romanzo) e raramente vado al Casinò, dove mi piace giocare alla roulette.

Se, come ai protagonisti del romanzo, ti capitasse di vincere una somma esorbitante al gioco, come la impiegheresti?

Ti confesso una cosa: vincere una somma esorbitante mi spaventerebbe perché stravolgerebbe la mia vita e quella della mia famiglia. Non ho idea di cosa farei se avessi nelle mie disponibilità decine di milioni di euro. Dico sempre che preferirei una cifra più ridotta, sufficiente a scacciare dubbi sul futuro economico, ma non così grande da creare problemi.

Per questo romanzo hai utilizzato un impianto classico stile mystery alla «Dieci piccoli indiani» con dosi di suspense hitchcockiana e argentiana. Quali sono i tuoi più comuni riferimenti e fonti di ispirazione per ciò che scrivi?

Amo i gialli di Agatha Christie con Poirot, Nero Wolf, alcune storie di Asimov (tipo «Il club dei vedovi neri»), anche se in generale leggo moltissimo romanzi di ogni genere e credo di aver attinto a tutto quello che mi è passato sotto gli occhi.

Che cosa è più importante per te quando scrivi: la storia, i personaggi o l'ambientazione?

Tutto ha importanza. La storia deve avvincere il lettore.

Mi piace molto “creare” una vita ai personaggi, anche a quelli minori, perché voglio che il lettore impari a conoscerli, ma amo anche descrivere le ambientazioni, soprattutto se queste rappresentano la terra in cui vivo: la Liguria di ponente.

Di cosa parlerà il tuo prossimo romanzo?

Il mio prossimo romanzo sarà un intreccio tra una storia tipicamente poliziesca ambientata nel presente e un'altra avvenuta che si svolge in un remoto passato. Un improbabile investigatore vissuto molti secoli or sono aiuterà gli agenti di polizia a risolvere un “brutto” caso dei giorni nostri.

Qual è l'ultimo libro che hai letto?

Ho appena terminato di leggere due libri: “Sanremo Noir” di Danilo Balestra e “La vittima designata” di Lee Child. Ora invece sto leggendo un libro dedicato alla corazzata italiana Roma “Una tragedia italiana”, scritto da Andrea Amici.

A Sanremo si gioca sporco: Una truffa al Superenalotto organizzata nella provincia di Imperia frutta ai partecipanti una spettacolare vincita milionaria. Uno solo, l’ideatore, conosce l'identità dei componenti del gruppo e quando l'assassino si metterà in caccia, tutti scopriranno a loro spese che non sempre l'anonimato è una protezione. Un thriller mozzafiato che si svolge, con continui colpi di scena, tra gli scorci di alcune delle più suggestive località del ponente ligure. Uno dopo l'altro i componenti della giocata scompariranno barbaramente uccisi con un arpione. Spetterà agli ultimi sopravvissuti, in una disperata corsa contro il tempo, cercare di riconoscere e fermare colui che li sta sterminando.

Ugo Moriano è nato a Imperia nel 1959 e vive con la famiglia a Diano Marina in provincia di Imperia. Dopo aver lavorato per 12 anni nelle Ferrovie dello Stato, dal 1993 è un impiegato amministrativo del Comando dei Vigili del Fuoco di Imperia. L'amore per la lettura e l'interesse per la storia lo accompagnano fin dalla più giovane età. Nella prima metà degli anni novanta, prima il computer e successivamente Internet si sono conquistati un posto di rilievo nel suo tempo libero. Dopo essersi cimentato per hobby, negli scorsi anni, in racconti pubblicati sul Web, nel 2008 esordisce nel mondo della carta stampata con il suo primo romanzo: “Il ricordo ti può uccidere” edito nella collana Tascabili Noir dalla Fratelli Frilli Editore. Un secondo romanzo: “L'alpino disperso” è stato pubblicato nel maggio del 2009 - collana Tascabili Noir dalla Fratelli Frilli Editore. Un terzo romanzo: “A Sanremo si gioca sporco” è stato pubblicato nel maggio del 2010 - collana Tascabili Noir dalla Fratelli Frilli Editore. Sito: www.ugomoriano.it. Facebook: www.facebook.com/ugo.moriano/